Nella primavera 2020 aprirà il parco naturale per e-bike 

Mendola. Alla presenza di amministratori pubblici e operatori privati sabato alla Mendola è stato presentato “Roén Ebike Park”, un progetto che punta a far diventare l’Alta valle di Non e la Predaia...



Mendola. Alla presenza di amministratori pubblici e operatori privati sabato alla Mendola è stato presentato “Roén Ebike Park”, un progetto che punta a far diventare l’Alta valle di Non e la Predaia il paradiso per gli amanti della bicicletta elettrica. Un parco naturale con nove sentieri studiati appositamente per chi ama movimento, natura, territorio, cultura e sostenibilità, ma anche la storia con un’attività sportiva alla portata di tutti. Tutto questo con la regia dell’Apt e di Joy Val di Non Alps, la società impiantistica controllata dai Comuni delle sponda sinistra della valle di Non e che gestisce gli impianti di risalita della Mendola Campi da Golf, Monte Nock a Ruffré e Predaia sull’omonimo altipiano.

Nel progetto sono coinvolti i Comuni di Ruffré-Mendola, Ronzone, Cavareno, Romeno, Amblar-Don, Predaia e Sfruz sul cui territorio si snodano i sentieri identificati con diversi colori attraverso i quali si potrà riconoscerne il grado di difficoltà con corredo di apposite tabelle. Il tutto con la possibilità di noleggiare le bici elettriche per uno o più giorni in appositi punti dove saranno apposte anche le colonnine di ricarica e trovare adeguate aree di sosta e ristoro. La rete sentieristica per e-bike sarà disponibile la prossima primavera e nell’estate 2020 dovrebbe essere completata ed interamente transitabile.

Non casuale la scelta della data e del luogo della presentazione del Roén E Bike Park, sabato 21 settembre alla Mendola, dove si è vissuta la giornata di chiusura al traffico motorizzato della Statale 42 da Caldaro al passo, riservando la carreggiata alle sole bici. Da ricordare anche la recente inaugurazione della prima tratta di quasi 6 km di ciclabile dalla Mendola (stazione a monte della funicolare) all’Hotel Waldheim (bivio di Ruffré), tratta che nei restanti 11 km dovrebbe prossimamente essere completata fino ad immettersi nell’anello ciclopedonale di quasi 30 km attivo da alcuni anni in Alta valle di Non e che collega a circuito i vari centri abitati.

Un aspetto non secondario del progetto è la questione sicurezza e per questo è fondamentale che gli utenti soprattutto delle e-bike, che consentono praticamente a tutti di raggiungere con relativa fatica malghe e mete in quota, si attrezzino con adeguate nozioni tecniche di guida per ridurre gli incidenti che purtroppo non mancano nei tratti in discesa dove il pericolo è sempre in agguato. G.E.















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