Mille piante fiorite donate a Cles dai francescani

Cles. Il paese come tutti è quasi deserto per la quarantena decisa dal Governo, ma la primavera comunque fiorisce e prende vita nelle aiuole del Comune grazie anche al Convento S. Antonio dei Padri...



Cles. Il paese come tutti è quasi deserto per la quarantena decisa dal Governo, ma la primavera comunque fiorisce e prende vita nelle aiuole del Comune grazie anche al Convento S. Antonio dei Padri Francescani che ha donato più di mille piante fiorite per abbellire le piazze. Piazze che saranno così pronte ed accoglienti quando finalmente, da maggio, la gente potrà uscire di casa pur con le precauzioni a cui dovremo certamente adattarci tutti, ed a lungo.

Quello dei fiori, ed in genere delle piante da orto, è uno dei settori più in sofferenza in questo periodo dell’anno in cui si concentra la maggior parte del mercato annuale, ed anche il Convento di Cles, con l’annessa azienda florovivaistica risente pesantemente del calo di acquisti. Per ovviare in parte alla drastica diminuzione delle vendite, si è organizzata per le consegne a domicilio di fiori e piante da orto, un servizio molto apprezzato e che copre tutta la valle. «Il lavoro maggiore per il settore florovivaistico si concentra infatti in aprile e maggio e se vengono a mancare questi mesi il danno è evidente e molto pesante, difficile da recuperare nel resto dell’anno» - ci spiega il frate che tiene i rapporti con l’azienda. Una realtà questa in cui oltre ad un direttore responsabile sono impiegati tre addette alle vendite e un operaio fisso. Nel lavoro manuale vengono inoltre impiegati, compatibilmente con le capacità e le disponibilità dei singoli, anche gli ospiti della casa di accoglienza annessa al Convento e che attualmente ospita 12 persone. La comunità di accoglienza, nata nel 1984, è una struttura residenziale che accoglie persone con diverse fragilità (dipendenze alcool correlate, tossicodipendenza, alternativa al carcere, emarginazione, dipendenza da gioco...) dove attraverso la relazione, l’attenzione e la valorizzazione dell’ospite lo si accompagna al raggiungimento di una maggior qualità della vita. G.E.















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