Rallo - Domani al teatro parrocchiale  

Manolo, un arrampicatore fuori dagli schemi

Rallo. Grande attesa tra gli sportivi, in particolare tra gli amanti della montagna e dell’arrampicata, per l'incontro con Maurizio Zanolla, meglio conosciuto come Manolo, uno dei maggiori talenti...



Rallo. Grande attesa tra gli sportivi, in particolare tra gli amanti della montagna e dell’arrampicata, per l'incontro con Maurizio Zanolla, meglio conosciuto come Manolo, uno dei maggiori talenti dell'arrampicata libera in Italia che domani dalle 20.30 sarà al teatro parrocchiale. L’appuntamento è promosso dall'assessore allo sport di Ville d'Anaunia Matteo Mendini e dal bibliotecario Marcello Ranieri. «Lo scorso anno a Rallo era stato invitato Francesco Moser, che con i suoi racconti aveva conquistato ed entusiasmato centinaia di spettatori» - ricorda Mendini, che aggiunge: «I campioni dello sport sono un importante esempio di dedizione, costanza e tenacia. Per questo l'amministrazione ritiene che sia importante favorire momenti di incontro e confronto in particolar modo per i più giovani».

La figura di Manolo ben si accosta a un territorio di montagna come quello delle Ville, che può vantare diversi campioni a partire da Gianfranco Corradini (rientrato da poco da una spedizione sul Manaslu), oltre a ben due sezioni della Sat e all'associazione Non Sole Croz, alla quale è stata affidata la gestione della sala boulder a Tuenno. Originario di Feltre, Manolo ha iniziato l'attività alpinistica prima nel bellunese, proseguendo presto in tutta l'area dolomitica e all'estero. Tra le sue conquiste, la prima salita di un italiano su una via d'arrampicata di difficoltà 8b sulle Pale di San Martino nel 1986. In falesia sale tra i primi al mondo i gradi più alti: una tappa importante è stata per lui la via Eternitnella falesia del Baule, del 2009, poi ripresa nel documentario “Verticalmente démodé”.

Domani a Rallo si parlerà del suo libro “Eravamo immortali” e verrà proiettato il suo documentario, già premiato al Film Festival di Trento. Dopo l'intervista a cura di Ranieri, Manolo risponderà alle domande del pubblico. «Manolo è stato un pioniere dell'arrampicata libera e come sportivo fuori da ogni schema precostituito, ha saputo percorrere una carriera di grandi successi senza mai restarne imprigionato» - afferma Ranieri. E conclude ricordando che l’atleta veneto «non ha mai partecipato a competizioni e ha vissuto la sua disciplina con uno spirito filosofico e romantico». Un esempio anche per questo. G.E.















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