Lutto ad Amblar, il dottor Camagna  si è arreso al Covid

Amblar. Causa Covid, anche se soffriva da tempo per un tumore, se è andato il dottor Giovanni Camagna, 79 anni, per oltre 40 medico condotto a Casez, Sanzeno e Banco. Da quando era andato in pensione,...



Amblar. Causa Covid, anche se soffriva da tempo per un tumore, se è andato il dottor Giovanni Camagna, 79 anni, per oltre 40 medico condotto a Casez, Sanzeno e Banco. Da quando era andato in pensione, 12 anni fa, si era stabilito ad Amblar ed è lì, nella sua casa, che ieri è spirato.

Nato a Genova ma cresciuto in Piemonte, Camagna si era laureato in medicina a Milano e poi aveva conseguito a Pavia la specializzazione in endocrinologia. In ospedale aveva conosciuto sua moglie, la bolzanina Bruna Groff, e poco dopo le nozze era arrivato, quasi per caso, in valle di Non dove è rimasto per tutta la vita. Medico condotto esperto e di una grande umanità e apertura mentale, era benvoluto dai suoi pazienti e molto stimato anche dai colleghi per la sua competenza. «Noi a casa l’abbiamo sempre visto studiare. Anche dopo la pensione non passava giorno che consultasse le riviste mediche, anche in inglese, alle quali era abbonato» - lo ricorda il figlio Edoardo che gli è stato vicino con la sorella Barbara.

Per la sua preparazione ed autorevolezza il dottor Camagna tra gli anni ‘70 e ‘80 era stato il coordinatore dei medici di base della valle ed ogni giorno trascorreva alcune ore in ufficio a Cles dopo la chiusura dell’ambulatorio. Anche dopo la pensione non erano rari i colleghi che lo consultavano per casi particolari come endocrinologo, una specialità per la quale per 15 anni aveva tenuto un ambulatorio di specialità a Trento. Un grande medico dunque con pazienti che venivano anche da fuori della sua condotta grazia al continuo aggiornamento per essere sempre all’altezza di quelle che più che una professione considerava una missione.

L’altra sua grande passione era la montagna, ed è per questo – raccontano i figli Edoardo e Barbara – che aveva scelto di vivere a Casez e poi, raggiunta la pensione, ad Amblar. «Le sue mete preferite erano le Dolomiti di Brenta e negli ultimi anni soprattutto la valle di Rabbi che si può dire fosse la sua seconda casa» - ricorda Edoardo. Una passione per le vette e le escursioni e le scoperte anche lontano condivisa con il fratello Tiziano, di 16 anni più giovane, fino a pochi mesi fa docente al liceo di Cles. «Rimasto vedovo, da qualche tempo soffriva per un tumore ma ci poteva convivere, invece questa epidemia non è riuscito a reggerla» - commenta il figlio. Per quanto riguarda i funerali non è stato deciso nulla.

Il cordoglio di Casez, Banco e Sanzeno lo esprime il sindaco Martin Slaifer Ziller. «Una notizia che ci lascia senza parole, qui aveva lasciato un grande ricordo» - afferma il sindaco. Del dottor Giovanni ricorda la generosità, la disponibilità senza ore né orario e l’attenzione che aveva per tutti. «È stato medico e confidente di tutti e quando è andato in pensione ha lasciato un grande vuoto. Siamo vicini ai figli e al fratello ai quali esprimo le condoglianze dell’amministrazione e di tutta la nostra comunità». G.E.















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