Le magie di Castel Valer svelate ai Cavalieri d’Italia 

Ville d’Anaunia: visita della delegazione di Non, Sole e Rotaliana al maniero del conte Spaur ormai sempre più inserito nell’offerta culturale della valle


di Giacomo Eccher


VILLE D’ANAUNIA. Perfettamente organizzata e riuscita la visita guidata a Castel Valer proposta dalla delegazione Unci (Unione Nazionale Cavalieri d’Italia) delle Valli di Non, Sole e Rotaliana guidata dal cavalier Mariano Bonanno. Si è trattato di una giornata full immersion nella storia della nostra regione, dominata dai contrasti tra principe vescovo e domini infeudati alla nobiltà del Tirolo storico, dei quali Castel Valer rappresenta uno dei punti strategici grazie alla famiglia degli Spaur. Castel Valer è aperto al pubblico dall’inizio della primavera dello scorso anno e da allora l’antico maniero va a completare l’offerta culturale della valle affiancandosi all’altrettanto meraviglioso Castel Thun e da quest’anno anche al vicino Castel Nanno di madruzziana memeoria.

Costruito a partire dal XII secolo, Castel Valer è oggi uno dei castelli meglio conservati nell’arco alpino. Il proprietario conte Ulrico Spaur ha dimostrato la massima disponibilità anche durante la visita guidata dei Cavalieri d’Italia, contribuendo ad arricchire il viaggio nella storia, nell'arte e nella cultura della Val di Non. Come ha ricordato il conte, il maniero è abitato dal 1368 ed è stato edificato sopra un rudere romano. Dal 1211 è stato torre di guardia militare immerso tra le campagne della Val di Non. Nei suoi dintorni sono stati trovati reperti antichissimi. «La mia famiglia è stata in grado di tramandare per oltre 700 anni il feudo e farlo arrivare fino ai giorni nostri in ottime condizioni», ha concluso non senza orgoglio il conte nel saluto ai Cavalieri. All’interno, infatti, si possono ancora ammirare mobili, opere d'arte, oggetti di uso quotidiano, armi e documenti originali. Le camere, le cucine, i corridoi sono abbelliti da arazzi, tappeti e splendidi affreschi.

La giornata nonesa dei Cavalieri si è conclusa con l’esecuzione dell’inno nazionale al rifugio Agri Ranch, in località Prà de Dont sopra Tuenno, dove il presidente Unci Franco Zambiasi ha avuto parole di sincero apprezzamento per l’organizzazione messa in atto dalla delegazione “Valli di Non e Sole”: «Queste iniziative rafforzano lo spirito associativo e contribuiscono a creare una maggiore coesione fra i partecipanti e l’intero corpo dei Cavalieri d’Italia». Gli onori di casa sono stati fatti da Mariano Bonanno, che ha introdotto il folto gruppo di cavalieri alla degustazione della cucina nonesa, caratterizzata dal classico “tortèl di patate”.

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