Dambel. Una vera fuoriclasse nel campo e fuori. Questa è la portiere della nazionale azzurra di calcio, Laura Giuliani. Classe 1993, è nata a Milano ma di chiare origini nonese perché il padre è di Dambel, paese dove la calciatrice (che ora milita nella Juventus rosa dopo cinque anni nella Bundesliga tedesca) trascorreva le vacanza da giovanissima. Laura Giuliani è al top non soltanto sui campi di calcio (è considerata uno dei portieri-donna più forti al mondo) ma anche nello studio per la tenacia e la caparbietà che la contraddistingue. Reduce dal Mondiale di Francia che ha riscritto la storia del calcio femminile in Italia, Laura si è distinta - e continua a distinguersi - anche nello studio universitario. La 26enne calciatrice ha infatti ricevuto martedì scorso a Coverciano, dove si trovava in ritiro proprio con le azzurre allenate da Milena Bertolini, una borsa di studio per meriti didattici dall’Università Telematica San Raffaele Roma, dove è iscritta al terzo anno della facoltà di scienze motorie curriculum calcio. L’ultimo esame, quello di medicina del calcio, Laura lo ha sostenuto appena tornata in Italia dall’esperienza iridata, e ha così ottenuto il riconoscimento destinato dall’Ateneo agli iscritti all’Aic (l’Associazione Italiana Calciatori), dunque calciatori professionisti, che abbiano conseguito una media uguale o superiore ai 27/30 e almeno la metà degli esami sostenuti nell’anno accademico 2017/2018.

Il corso di “studi in calcio”, primo nel suo genere in Italia è stato istituito tre anni fa dall’ateneo romano in collaborazione proprio con l’Aic e patrocinato dalla Figc. Attualmente è l’unico corso di laurea che ha istituito borse di studio a copertura totale dei costi per calciatori professionisti e calciatrici di Serie A. G.E.