La tariffa rifiuti sarà più leggera per 1.900 aziende nonese 

L’anno più difficile. La Comunità di Valle prevede una riduzione del 30% sulla componente fissa della Tia per il 65% delle utenze non domestiche. Lo sconto sarà nella prossima fattura 


Giacomo Eccher


Cles. Il 2020 che sta per chiudersi si è rivelato un anno estremamente difficile per l’economia a livello globale. Anche le imprese della Val di Non hanno fortemente risentito dell’andamento negativo dovuto alla pandemia; in particolare i settori legati al commercio, al turismo ed al terziario stanno vivendo una situazione di criticità che merita interventi puntuali e straordinari da parte della pubblica amministrazione.

Al fine di dare sostegno alle attività che maggiormente hanno sofferto l'impatto dell'epidemia da Covid-19, la Comunità della Val di Non, in occasione dell’approvazione delle tariffe TIA (Tariffa Igiene Ambientale) per l’anno 2020 ha adottato misure specifiche per agevolare le realtà che, a seguito dei Dpcm nazionali e ordinanze provinciali, hanno dovuto sospendere la regolare attività per il periodo di lockdown, prevedendo a loro favore una riduzione del 30% sulle componente fissa (e quindi indipendente dai rifiuti effettivamente conferiti).

Beneficerà dunque dell’agevolazione il 65% delle utenze non domestiche (più di 1.900 aziende) quali esercizi commerciali, bar, ristoranti, alberghi, laboratori artigianali, attività industriali ecc. Lo sconto sarà applicato in diminuzione sulla prossima fattura, che sarà emessa per l’intera annualità 2020, con scadenza prevista per maggio 2021. Le utenze interessate dal provvedimento non dovranno presentare alcuna istanza in quanto già individuate per categoria e codice d’attività.

A seguito di tale manovra la Comunità della Valle di Non ha previsto una minore entrata di circa 150.000 euro che sarà quindi finanziata con l’utilizzo di una quota di avanzo di amministrazione. “Le attività economiche che hanno dovuto interrompere la propria attività produttiva durante questo periodo – spiega il Commissario della Comunità Silvano Dominici - hanno subito danni notevoli, pertanto, come amministrazione, riteniamo che sia opportuno e legittimo ridurre la tariffa, sostituendoci come Comunità al pagamento del 30% della quota fissa, che graverebbe su queste utenze. Si tratta di una forma di sostegno e di vicinanza a queste imprese che sono state duramente colpite dal punto di vista economico dalla chiusura imposta dal lockdown. Abbiamo voluto attuare un metodo che non implica alcun onere burocratico per le aziende agendo con un automatismo che va nel senso di una concreta semplificazione amministrativa. Si è inoltre ritenuto doveroso estendere la riduzione alle tre case di riposo di Cles, Fondo e Taio, che in questo 2020 hanno dovuto fronteggiare una emergenza senza precedenti con conseguenze pesanti dal punto di vista umano e finanziario”.













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