ruffré mendola 

La processione mariana ha 70 anni 

La prima volta venne proposta da don Lino Giuliani il 15 agosto 1948



RUFFRÉ MENDOLA. Il 15 agosto del 1948, giusto 70 anni fa, a Ruffré c’era stata una speciale processione mariana e l’evento è stato ricordato il giorno di Ferragosto con una riedizione di quell’evento per far rivivere la convinta devozione che in passato accompagnava le funzioni religiose in paese.

Come ricorda Tiziano Cipolla, attento cronista degli eventi di ieri e di oggi che riguardano la comunità ruffredana ed il vicino Passo Mendola, il 15 agosto di settant’anni fa, per iniziativa del parroco dell’epoca don Lino Giuliani venne inaugurata per la prima volta la processione con la statua della Madonna portata a spalla per le strade del paese, andando di maso in maso. L’obiettivo era invocare una speciale benedizione dopo i rigori della guerra e l’evento fu una autentico tripudio di addobbi alle finestre e sui balconi lungo il plurichilometrico tragitto seguito dal corteo con segni di grande devozione verso la Madonna. Da quel giorno per alcuni decenni l’evento si era ripetuto regolarmente ogni giorno di Ferragosto ed a portare a spalla la statua erano i coscritti d’annata.

Nel 1955 l’allora parroco don Luigi Giordani ha deciso di spostare in serata la processione, che inizialmente si teneva nel primo pomeriggio. La statua veniva deposta sopra un mezzo dei vigili del fuoco con addobbi di luci e fiori e dietro seguiva il corteo con i fedeli con candele accese che formavano un serpentone illuminato nella notte da un maso all’altro.

«Quelli erano anni in cui i paesani in processione erano affiancati anche dalle comunità religiose che avano la casa vacanze a Ruffrè o al vicino passo Mendola. Ricordo in particolare i religiosi di Ferrara, ospiti all’epoca della Villa Baron Salvadori ai Villini dell’Alpe e sopratutto le suore “Figlie di Sant’Anna” che soggiornavano in un grande edificio in uno dei masi e che preparavano con cura il corteo - ricorda Cipolla -. Tutto questo è durato fino al 1990 dopo di che poi anche questa tradizione della processione serale si è via via affievolita ed anno dopo anno ha perso quel tratto devozionale e nello stesso tempo suggestivo che per anni aveva rappresentato al meglio un tratto d’identità del paese».

Ora da qualche tempo la tradizionale processione ferragostana, pur senza riproporere i fasti del passato, è tornata ad animare il paese dei masi grazie al prete in pensione, originario di Ruffré, don Giuseppe Seppi, a lungo rettore del Santuario mariano di Piné.

Don Giuseppe, supportato dai vigili del fuoco e dal dinamico gruppo alpini del capogruppo Bruno Bosetti, ha ridato linfa alla processione che quest’anno, come detto, ha avuto un significato particolare in ricordo dell’edizione di settant’anni fa. (g.e.)













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