La morte assurda di Davide Chini 

Taio, il boscaiolo di 23 anni ucciso da un tronco in val Camonica. Il dolore dei vigili del fuoco. Stasera rosario di suffragio


di Giacomo Eccher


TAIO. Costernazione e incredulità a Taio e nei paesi vicini per la morte tragica di Davide Chini. Il giovane, appena 23nne, è rimasto vittima di un tragico infortunio sul lavoro in val Camonica, a Montecampione, nei comuni di Artogne e Pian Camuno (provincia di Brescia) dove stava lavorando in un’operazione di esbosco alle dipendenze di un’impresa trentina. Davide è finito schiacciato sotto una pianta che non gli ha dato scampo. Un brutto risveglio quello di ieri a Taio, dove la notizia era rimbalzata nella tarda serata di mercoledì. Tutti ne parlavano sommessamente e nell’espressione delle persone c’erano sbigottimento, incredulità, dolore.

Davide Chini era un ragazzo di carattere davvero buono, benvoluto da tutti, generoso e con una grande voglia di lavorare. Di famiglia contadina (il padre Marco ha un’azienda frutticola alle porte di Taio ma a lungo anche la stalla), Davide aiutava sempre in campagna durante le giornate libere dal lavoro di boscaiolo che ultimamente lo teneva spesso lontano dal paese. Era vigile del fuoco volontario, gruppo dove – come testimonia il comandante Gianni Dal Rì - ha lasciato un grandissimo vuoto: «Si faceva voler bene per la sua disponibilità e per il suo bel modo di rapportarsi con i colleghi ed i coetanei. Era anche molto bravo nel suo servizio», lo descrive il comandante. Quella dei Chini è famiglia notissima a Taio e non solo. Il padre Marco come detto è contadino, mentre la mamma, Gianna Bertoluzza, è da anni insegnante di religione alle locali scuole elementari. Una bella famiglia con quattro ragazzi, due maschi (Matteo e appunto Davide) e due femmine, Elisabetta e Maddalena. A Davide piaceva molto lavorare nella natura, in campagna con il padre ma anche nel bosco, la professione che aveva scelto di seguire, e aveva pure fatto un’esperienza in malga. Lavori all’aperto con cui stata costruendosi piano piano la sua dimensione di vita.

«Predaia vive un grande dolore per la tragica scomparsa del giovane Davide, un ragazzo molto apprezzato in paese per il suo carattere generoso e disponibile e la notizia della sua prematura morte lascia un grande vuoto e una sensazione di sconcerto in tutti noi. Alla famiglia di Davide porgo le più sentite condoglianze a nome della comunità di Predaia e l'abbraccio di tutta la cittadinanza»: così il sindaco Paolo Forno ricordando anche l’impegno che il giovane scomparso aveva svolto nei Vigili del fuoco. Cordoglio anche dal vicepresidente del Consiglio regionale, Lorenzo Ossanna: «La tragedia che ha colpito il paese di Taio, con la scomparsa del giovane Davide Chini mi ha scosso profondamente. Ci troviamo oggi a dover piangere una giovanissima vittima sul lavoro, un ragazzo impegnato attivamente per il bene della propria comunità attraverso il volontariato. Sono notizie che non vorremmo mai dovere apprendere e che ci fanno riflettere su quanto ancora si debba mantenere alta la vigilanza su temi come quello della sicurezza nei luoghi di lavoro. In un momento in cui nessuna parola può lenire il dolore dei suoi cari, a nome mio e del Consiglio regionale esprimo cordoglio e vicinanza alla famiglia».

Domani pomeriggio (l’ora non è ancora stata fissata) l’ultimo saluto a Davide e stasera, alle 20, il rosario in suffragio: saranno in tanti a rendere omaggio a un ragazzo buono e sfortunato che si è visto sfuggire la vita prima ancora di riuscire ad assaporarla pienamente.

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