La Fondazione che vuole creare futuro per i giovani 

Uno strumento nuovo. Presentata la governance del “braccio operativo” della Cassa Rurale Val di Non. Dispone per ora di 60 mila euro, risorse che aumenteranno in base ai progetti proposti 


Giacomo Eccher


Taio. Uno strumento nuovo pensato per dare la possibilità di investire risorse in progetti che abbiano una forte ricaduta sulla valle di Non. Si presenta così la Fondazione Cassa Rurale Val di Non la cui governance è stata presentata ufficialmente ieri a Taio nei locali dell’ex Cassa Rurale d'Anaunia, uno dei quattro istituti di credito cooperativo che con le consorelle di Tuenno, Bassa Anaunia e Tassullo e Nanno lo scorso anno hanno dato vita alla Cassa Rurale Valle di Non.

Il patrimonio

La Fondazione nasce con un patrimonio di avvio di 660.000 euro, un fondo costituito degli avanzi delle riserve di mutualità delle ex quattro Rurali, che al momento della fusione hanno voluto unificare queste risorse per dare vita a quello che si presenta come "un braccio operativo", ma con finalità bene definite, della Cassa Rurale unificata.

Presidente della Fondazione è Dino Magnani, di Taio, vicepresidente Antonio Pilati (Tassullo), consiglieri Silvio Mucchi (Cles) e Stefano Conforti (Denno). Completano il consiglio Sergio Pancheri, in rappresentanza dei giovani soci, e Cristina Roncato con il compito di revisore dei conti.

Gli scopi

«Uno strumento della Cassa Rurale per essere ancora di più vicini al territorio e promuovere uno sviluppo a 360 gradi e in tutte le possibili sfaccettature, con un'attenzione particolare a creare e promuovere opportunità di lavoro e di futuro per i nostri giovani valligiani» - ha spiegato Magnani riassumendo i compiti della Fondazione che immagina come un grosso tronco con tanti rami per dare linfa alle iniziative che nascono nell'articolato territorio noneso. L’albero è infatti anche il logo scelto dalla Fondazione ed è immaginato come una pianta sostenuta da un solido appoggio nei cui rami si intrecciano i valori della tradizione cooperativistica e la sua mission per il futuro.

Per ora la disponibilità di partenza è di 60.000 euro (600.000 sono infatti riserva indisponibile del capitale di fondazione) ma queste risorse – ha assicurato il presidente della Rurale Valle di Non Silvio Mucchi - verranno alimentate anno dopo anno anche sulla base dei progetti di sviluppo di medio lungo periodo che saranno via via proposti, mentre per quanto riguarda i finanziamenti con scopo sociale (società sportive, circoli culturali, ecc.) continuerà ad occuparsene l'apposito ufficio della Cassa Rurale. Prossimo impegno della Fondazione è un convegno sulle varie economie che si intrecciano in valle per creare spazi per nuove iniziative imprenditoriali anche sotto forma di start mettendo a disposizione il consistente patrimonio immobiliare della Cassa Rurale nei vari centri abitati.

La sede

La Fondazione avrà sede stabile a Taio, capoluogo di Predaia che è il secondo comune della valle. «Un onore per Predaia ospitare la Fondazione, uno strumento ma ancora di più un nuovo metodo per promuove la valle nella sua articolata complessità superando le barriere e ragionando in termini di rete» - ha detto il sindaco Paolo Forno presente all’inaugurazione con il consigliere della CR Mirco Busetti. «La Fondazione è un progetto stimolante che si distingue dalla mutualità classica della Cassa Rurale facendo un passo in avanti, che potrà dare un’impronta di futuro e di stimolo ai giovani che vogliono cimentarsi in iniziative qualificanti ed innovative »- ha detto concludendo il vicepresidente Antonio Pilati ricordando che la Cassa Rurale Valle di Non, nel 2018, ha erogato quasi un milione di euro per fini mutualistici sul territorio.













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