La caserma della Finanza a Cles intitolata a padre Eusebio Iori 

La cerimonia. Numerose le autorità e i rappresentanti d’arma presenti ieri. Il taglio del nastro però è toccato alla nipote del frate, storico cappellano militare delle Fiamme Gialle


Giacomo Eccher


Cles. La scelta di intitolare una caserma della Guardia di Finanza ad un frate cappuccino è coraggiosa per il richiamo di valori che sono alla base del nostro vivere civile, e significativa perché ricorda una figura, padre Eusebio Iori, che ha vissuto un’epoca di guerra coltivando un innato spirito di pace. Così l’ordinario militare, monsignor Santo Marcianò, che ieri a Cles ha benedetto la targa che intitola a padre Iori la caserma che da alcuni anni è alloggiata in casa Lorenzoni, palazzotto di proprietà comunale che in passato ha ospitato il Catasto ed il libro Fondiario.

Molte le autorità presenti a partire dai presidenti dei Consigli regionale e provinciale, Roberto Paccher e Walter Kaswalder, il sindaco di Cles Ruggero Mucchi, il presidente della Comunità Valle di Non, Silvano Dominici, varie rappresentanze d’arma dai Carabinieri alla Forestale alla Polizia locale agli Alpini in congedo. Presente ai massimi livelli anche la Guardia di Finanza con il comandante regionale generale Ivano Maccani, e quello provinciale colonnello Roberto Ribaudo, mentre gli onori di casa li ha fatti il maresciallo William Pilati, che da alcuni anni comanda al Tenenza di Cles che, con i suoi 13 collaboratori, ha competenza sulle valli di Non e di Sole e l’altopiano della Paganella.

Tra gli ospiti molte le rappresentanze civili come il reggente attuale dell’Opera della Campana dei Caduti di Rovereto, Alberto Robol, il presidente dell’associazione Italia Austria, Fabrizio Paternoster, e numerosi familiari del cappuccino originario di Revò. È toccato infatti alla nipote del frate, Donata Iori, l’onore di tagliare il nastro della caserma che poi è stata aperta alle visite del pubblico.

Situata su tre piani, al primo per l’occasione è stata allestita una mostra sulla storia della presenza della Guardia di Finanza nel Trentino Alto Adige con vari documentazione fotografica e redazionale.

Padre Eusebio Iori era nato a Revò il 24 agosto 1918. Frate dell’Ordine dei Cappuccini venne ordinato sacerdote nel 1942 ed ha quindi svolto il suo ministero quale cappellano militare della Guardia di Finanza fino alla sua morte avvenuta a Roma il 12 agosto 1979. Tra le sue tante opere e iniziative sono da ricordare i “Natali internazionali” al Passo del Brennero, dove attraverso la celebrazione religiosa della messa di Natale padre Eusebio volle dare un forte segnale di dialogo, di apertura e di innovazione, in un contesto internazionale compromesso dalle conseguenze della seconda guerra mondiale. In quegli anni realizzò pure un evento congiunto tra militari italiani ed austriaci, tra i finanzieri ed i doganieri delle due nazioni, sconvolgendo prassi, superando veti e avviando una nuova fase di reciproca comprensione. Una impegno di costruttore di pace che ha profuso anche come Reggente della Campana dei Caduti a Rovereto, dal 1953 alla sua morte nel 1979. Da ricordare infine i lavori di restauro della chiesa di San Lorenzo a Trento gravemente danneggiata degli eventi bellici e successivamente, dall’alluvione del 1966.















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