L’ex Telecom  sarà abbattuto e poi ricostruito 

Cles. La giunta comunale, nell’ultima seduta della trascorsa consiliatura, ha definitivamente approvato il piano attuativo degli ambiti 2, 3a e 3b relativo all’area “ex Telecom” secondo gli elaborati...



Cles. La giunta comunale, nell’ultima seduta della trascorsa consiliatura, ha definitivamente approvato il piano attuativo degli ambiti 2, 3a e 3b relativo all’area “ex Telecom” secondo gli elaborati tecnici predisposti dall’architetto Gianluigi Zanotelli. Il piano in particolare prevede la demolizione di edifici esistenti e la loro ricostruzione allo scopo di migliorare gli assetti urbanistici della zona. Si tratta in dettaglio della demolizione dell’edificio presente nell’ambito 3a (edificio ex Telecom) e la ricostruzione dello stesso negli ambiti 2 e 3b con l’aumento di volume previsto dal piano guida (volume esistente più quota parte dell’aumento volumetrico previsto da Prg per un totale di 3.354,29 metri cubi). L’edificio potrà essere costruito a confine con l’ambito 3a, mentre dalla strada pubblica manterrà l’allineamento con l’edificio esistente, in deroga alle distanze per le fasce di rispetto stradali.

Il piano prevede inoltre la cessione gratuita al Comune dell’ambito 3a, dell’area per l’allargamento stradale e il marciapiede in via Pilati e realizzazione della piazzetta sull’ambito 3a, del marciapiede e dell’allargamento stradale. In luogo della cessione dell’area relativa agli ambiti 2 e 3b di 81,96 metri quadri prevista nel piano guida, i lottizzanti si impegnano a realizzare opere per pari valore. Tale area è stata stimata in 15.600 euro, come risulta dalla perizia di stima del geometra Nicola Mochen. Le ulteriori opere, per un importo pari a 81.325 euro, saranno realizzate a scomputo del contributo di costruzione. L’operazione, che coinvolge oltre ad una immobiliare anche la Comunità della valle di Non e la rispettiva sede, ha già ottenuto il via libera della Commissione per la pianificazione Territoriale e il paesaggio della stessa Comunità della Val di Non e dalla Commissione edilizia comunale. G.E.













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