“In viaggio con...” Adelchi si trasforma in una serie tv 

La cultura post-Covid. Da itinerante lungo la val di Non lo spettacolo dedicato ai grandi autori della letteratura italiana (quest’anno Manzoni) sarà trasmesso a puntate dal canale History Lab


CLAUDIO LIBERA


Trento. Da una pandemia che ha “lastricato” di morti la Terra e che pare non lasciare in pace un’umanità impreparata ad affrontare un nemico invisibile e devastante, poteva scaturire una seppur infinitesimamente piccola tragedia, L’annullamento della 10ª edizione di “In viaggio con…”, quest’anno dedicato all’ “Adelchi” di Alessandro Manzoni. Ma così non è stato e - come illustrato ieri alla Fondazione Museo Storico del Trentino di via Tommaso Gar - “In viaggio con l’Adelchi” diventa ai tempi di Covid-19 una serie tv che andrà in onda su History Lab (canale 602 del digitale terrestre) e racconterà a puntate la tragedia di Manzoni e l’operazione culturale messa in atto dalla Comunità della Val di Non per raccontare un’opera letteraria in maniera corale, condivisa, partecipata e social.

Un progetto condiviso

L’operazione è stata prodotta dalla Comunità Val di Non, da 16 Comuni, rispetto ai 12 del passato che, sotto la “guida” di Cles, sono: Amblar-Don, Borgo d'Anaunia, Campodenno, Cavareno, Contà, Denno, Predaia, Novella, Romeno, Ronzone, Sanzeno, Sarnonico, Sfruz, Ton, Ville d'Anaunia. Il progetto è curato dal Gruppo Teatrale Moreno Chini e dallo Stradanova Slow Theatre, in collaborazione con la Scuola di musica C. Eccher di Cles, Ananas Video e Fondazione Museo storico del Trentino. Ne hanno parlato il “padrone di casa”, il direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino Giuseppe Ferrandi, Fabrizio Borzaga, assessore alla Cultura della Comunità della Val di Non, gli autori Jacopo Laurino ed Elena Galvani e il regista Marco Rauzi.

In viaggio da nove anni

“In viaggio con…” - nelle precedenti 9 annate, era un evento che calamitava migliaia di persone nei castelli, case signorili, giardini privati, chiese, piazze durante in quindici serate estive per ascoltare e vedere un’opera letteraria a puntate - aveva scelto per il 2020 l’Adelchi di Manzoni. Una sessantina le persone che avevano partecipato alle prove dello spettacolo dal momento che gli organizzatori avevano pensato di rinnovare il format potenziando l’aspetto del coinvolgimento che comprendeva pure le fasce più deboli, con la mobilitazione dell’assessorato alle politiche sociali della Comunità e del Comune di Cles, con corsi di teatro e letteratura espressiva, che hanno coinvolto la popolazione e persone più fragili come i Circoli pensionati ed anziani, stranieri partecipanti ai corsi di italiano della Caritas di Fondo, utenti di Casa Zambiasi di Denno, del Centro di salute mentale di Cles e poi fine viaggio ma dopo l’iniziale scoramento, la decisione di trasformare la recita nei luoghi prescelti – oltre 21 in totale – in una serie tv. Un format pensato ad hoc da Elena Galvani, Jacopo Laurino e Marco Rauzi, Ananas Video per 10/12 puntate di circa 20 minuti l’unica; si inizierà a provare lunedì prossimo a piccoli gruppi e nel rispetto delle norme.

La valle diventa set

La Val di Non diventerà così un vero e proprio set cinematografico della prima serie Tv interamente girata in Trentino. I dettagli non sono svelati ma tra chiese, castelli, boschi, montagne, laghi e tanto altro ancora, i personaggi della tragedia prenderanno via via vita. La serie verrà trasmessa da ottobre sul cabale 602 del digitale terrestre HistoryLab; sono segrete le località inserite in scaletta per evitare intrusione di estranei o disturbo dell’equilibrio ritrovato tra attori, autori, registi, con una folta troupe che porterà chi vi opera e chi vi assisterà ad inserirsi ed a raggiungere un obiettivo non solo culturale e turistico ma soprattutto sociale.















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