In mostra a Fondo scarpe che raccontano storie 

In municipio fino al 29 settembre. Arrivano in Val di Non dopo essere state nella Basilica di S. Francesco ad Assisi, a Padova e a Bologna: viste già da un milione e mezzo di persone


Giacomo Eccher


Fondo. Il mondo dei camminatori, i camminatori del mondo. Questo racconta la mostra “Camminamente sulle scarpe e storie dei camminatori e pellegrini”, ospitata nell’atrio e al piano terra del municipio di Fondo per tutta l’estate. Chiuderà infatti domenica 29 settembre (l’ingresso è libero) e fino ad allora sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30.

L’ideatore

Ideata dal giornalista-artista vicentino Antonio Gregolin l’esposizione, unica in Italia, è già stata ospitata in alcuni luoghi storici come la Basilica di San Francesco in Assisi, Sant’Antonio a Padova e Santa Maria della Vita a Bologna, oltrepassando il milione e mezzo di visitatori in due anni. In valle di Non la mostra è arrivata grazie all’Associazione Anaune Amici del Cammino di Santiago e all’amministrazione comunale. «Con la consapevolezza - ha spiegato Gregolin all’inaugurazione - che essendo una mostra che per sua natura vuole “camminare”, che quella in Trentino rappresenta una nuova significativa tappa, ma non l’ultima, del suo già ricco percorso espositivo».

La peculiarità della mostra è il saper raccontare attraverso le scarpe, strumento principe di ogni camminatore, la storia e l’avventura di chi ha fatto grandi cammini a piedi. Scarpe “vissute” che incarnano i motivi che muovono i piedi di chi intraprende un’avventura o pellegrinaggio. «Mostra che qui ha un duplice fine e legame tra scarpe e territorio: sviluppare l’interesse crescente attorno al nostro Cammino Jacopeo D’Anaunia e promuovere la cultura del camminare come catalizzatore per i turisti che giungeranno in Valle nei prossimi mesi» – spiega il presidente dell’associazione Amici del Cammino di San Giacomo, Remo Bonadiman.

Gli affreschi di san Giacomo

A giustificare la presenza della mostra qui è soprattutto il fatto che Fondo è l’unico paese in Italia dove vi sono cinque affreschi medievali che rappresentano san Giacomo, dipinto sui palazzi storici in ricordo di un medievale cammino votivo.

L’esposizione è ripartita su due sedi: il municipio, con le sezioni dedicate ai “Camminatori sportivi” e alle “Scarpe della storia”. A pochi metri, all’ex Croce Bianca, vicino all’affresco di San Giacomo, la sezione staccata con le “Scarpe della Fede” sul mondo pellegrino.

Anche da Chernobyl

Oltre sessanta scarpe con alcune importanti novità sono presentate in anteprima in Val di Non: le scarpe di Andrea Spinelli, caso unico al mondo di camminatore con il cancro. Particolarmente significative le scarpe arrivate da Chernobyl per onorare il trentennale dal disastro nucleare e custodite in una speciale teca d’acciaio. Di Fondo invece, sono le scarpe di Renzo Nardelli, che ha compiuto in più di dieci anni tutti i cammini che portano a Santiago, in Spagna. Nella brossure illustrativa della mostra anche le parole di due illustri rappresentanti della cultura italiana: il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura del Vaticano, e il professore di storia medievale, Franco Cardini.

Incontri a scuola

Molte le iniziative di contorno tra cui il concerto evento che sabato 3 agosto racconterà “il cammino in musica” con il locale Corpo Bandistico. A settembre poi il “cammino” verrà spiegato alle scuole con incontri, visite guidate e spettacoli.

Soddisfatto il sindaco Daniele Graziadei «di ospitare una mostra tanto significativa ed unica che arricchisce l’offerta turistica valligiana, offrendo un’opportunità culturale sul mondo dei camminatori, che trova sempre più aderenti in tutte le regioni italiane. Attività “green”, che rappresenta il turismo sostenibile del presente e futuro».

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