«Il Patt è una garanzia contro i populismi» 

Passo Predaia, riuniti attorno a Rossi e Panizza gli autonomisti della Val di Non e della Paganella



PREDAIA. “Quello che si è visto al Passo Predaia è un Patt più vivo che mai, capace di mettersi in discussione, ma soprattutto capace di essere riferimento forte ed affidabile per il Trentino e le sue valli”. Così gli organizzatori al termine della serata che ha visto riuniti al “Solarium” del Passo Predaia iscritti e sostenitori del partito delle Stelle Alpine della valle di Non e dell’Altipiano della Paganella, per un confronto in previsione delle elezioni provinciali di ottobre. A rappresentare il Patt locale il vicecoordinatore noneso Luciano Fanti (assente per motivi di salute la coordinatrice Margherita Valentini) e il coordinatore della Paganella Ruggero Ghezzi, amministratori locali e personalità rappresentative del territorio. In sala anche i vertici provinciali del partito con il segretario Franco Panizza con il vice Simone Marchiori, il vicepresidente del consiglio regionale Lorenzo Ossanna, il consigliere Walter Viola e il governatore autonomista Ugo Rossi.

L’incontro si è svolto in un clima familiare, che ha permesso un confronto aperto con la base autonomista e che ha dato importanti spunti di riflessione. “Il Patt - ha detto Panizza - rappresenta oggi una garanzia per il Trentino e le sue valli, specie in un momento in cui sembrano prevalere le facili promesse e i populismi improvvisati e privi di solidità”. Partecipato e ricco di importanti spunti di riflessione il dibattito, che ha coinvolto molti dei presenti, a cui, in conclusione, Rossi ha risposto punto per punto. Il presidente ha ripercorso le vicende politiche del Patt ed in particolare le tappe che lo hanno portato a diventare protagonista della scena politica trentina e regionale. Tra i risultati raggiunti: la messa in sicurezza delle nostre risorse finanziarie, il rafforzamento delle competenze dell’autonomia, un rapporto solidissimo con Bolzano e la Svp, i risultati positivi dell’economia, il rilancio degli investimenti pubblici e privati, le riforme per la semplificazione amministrativa e burocratica. “Dopo anni di restrizioni economiche e di difficoltà, oggi - ha concluso il presidente - grazie ad una politica responsabile, ma anche attenta al territorio e lungimirante, possiamo essere ottimisti per le prospettive future del Trentino. Prospettive che nascono con basi solide, costruite in questi cinque anni di legislatura e che dopo tanto tempo rivedono gli indici economici di nuovo positivi, sottolineando la capacità di proposta e la volontà di ripresa”.













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