Il 150° dei vigili del fuoco ricordato da pochi “intimi” 

L’anniversario. Il Corpo di Cles fu costituito il 23 aprile del 1870, ma di prevenzione degli  incendi si parlava nella “carta di regola” del 1641. Festa annullata, ma forse sarà riproposta


Giacomo Eccher


Cles. Il Corpo Vigili del fuoco volontari compie 150 anni, e l’anniversario cade in un momento davvero difficile, l’anno 2020, che verrà ricordato negli annali di storia anche locale per l’epidemia mondiale del Covid 19. Il Corpo antincendi di Cles è nato infatti il 23 aprile 1870, data in cui è stato redatto il primo statuto e relativo regolamento. Il motto del gruppo fondatore – come ha scritto il professor Luigi Parrinello nel volume redatto in occasione dell’inaugurazione della nuova caserma nel 2008 – era per la gloria e per l’onor” e a questo si sono ispirati i vari comandanti e vigili che in questo secolo e mezzo hanno indossato la divisa del pompiere clesiano. Se la nascita ufficialmente risale al 1870, è però da ricordare che fin dal 1641 nella “carta di regola” del comune di Cles si trovano due capitoli dedicati alla prevenzione incendi. Altra tappa che ha poi portato alla nascita del Corpo si ritrova il 20 giugno 1841 data in cui il comune di Cles ha recepito il “Regolamento per i comuni rurali del Circolo di Trento concernente gli incendi” nel quale si trovano prescrizioni e regole per la prevenzione degli incendi ma anche chi era tenuto ad intervenire e con quali mezzi.

«In questi centocinquant’anni sono tanti gli avvenimenti sia a carattere locale che mondiale che hanno contribuito a fare la storia del nostro Corpo: dagli scioglimenti e alle successive rinascite sia per dissapori interni che per modifiche statutarie o di denominazione» - ha ricordato nell’occasione l’attuale comandante Tiziano Brunelli, in carica da alcuni mesi. Ad esempio, nel 1887 si passò da “Pompieri assoldati” a “Pompieri volontari” per non parlare della due grandi guerre che inevitabilmente hanno condizionato anche questa storia. «Adesso, nostro malgrado, siamo noi protagonisti di uno sconvolgimento di abitudini e di comportamenti sociali che ci costringe a non festeggiare con il dovuto onore questo nostro importante compleanno» - ha aggiunto il comandante. Infatti per il 23 aprile era prevista una cerimonia ufficiale con tutto il consiglio comunale e tutti i pompieri attualmente effettivi ed allievi in caserma. Tutto annullato per il coronavirus, ma la cerimonia in qualche modo c’è stata comunque, ma solo con la presenza del sindaco Ruggero Mucchi, del vice Diego Fondriest, del presidente del consiglio comunale Luciano Bresadola e, per i vigili del fuoco, il comandante Brunelli e il vice Lorenzoni. Grande assente la comunità che sicuramente avrebbe voluto essere presente all’evento, che però è stato trasmesso via Facebook sul sito del Corpo per chi in quel momento si è sintonizzato. Comunque la festa, se le circostanze prima o poi lo consentiranno, verrà probabilmente riproposta per tutta la cittadinanza, in tempi migliori.

A ricordo dell’anniversario in caserma è stata apposta una lapide con incisa la riconoscenza del Comune alla “Compagnia Comunale Pompieri” (come si chiamavano in origine) e al Corpo dei Vigili del fuoco, una ricchezza vera per tutta la comunità anche in momenti difficili come quelli che siamo attraversando.













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