Cles - Il funerale oggi alle 14 nella chiesa arcipretale 

Con Chierzi la Valle perde un arguto osservatore

Cles. Intelligente, brillante e sfortunato nella salute. Sono questa le parole che si sentivano riecheggiare di più ieri a Cles nei commenti per la scomparsa di Renato Chierzi, cooperatore da sempre...



Cles. Intelligente, brillante e sfortunato nella salute. Sono questa le parole che si sentivano riecheggiare di più ieri a Cles nei commenti per la scomparsa di Renato Chierzi, cooperatore da sempre ma anche scrittore ed arguto osservatore, e per certi versi anche premonitore sulla realtà frutticola della sua valle di origine che osservava da Bologna, la città dove ha trascorso gran parte della sua vita lavorativa.

Da tempo Chierzi era tornato stabilmente a Cles, complice la malattia che lo ha colpito con progressività disarmante e che ha affrontato con forza e coraggio tra tanta sofferenza, ma anche con la speranza di riuscire a farcela. Nella sua casa, a due passi da piazza Fiera, aveva cercato di attrezzarsi per quanto possibile per potersi garantire un minimo di mobilità autonoma e per chi lo andava a trovare era sempre una visione straziante.

Nato a Cles, classe 1952, Renato Chierzi è stato uno studente brillante dalle scuole dell’obbligo poi nelle superiori e fino alla laurea nella città felsinea, dove ha trovato lavoro nel mondo della cooperazione occupandosi di risorse umane. Lo ricorda con parole commosse l’amico Adolfo Corradini, già titolare dell’agenzia Unipol di Cles con cui Chiezi ha percorso le prima tappe nel mondo della cooperazione “rossa” in una terra, il Trentino, dove a prevalere all’epoca era invece soprattutto il bianco. Di famiglia contadina, non ha mai cessato di amare e di seguire il più da vicino possibile quel mondo, dedicando alla Val di Non alcuni dei suoi scritti più noti. Tra questi il romanzo tinto di giallo “Morti e mele in val di Non”, pubblicato nel 2010 ed ambientato a Tuenno, paese di montagna dove – scriveva Chierzi – tutto si regge sulla monocoltura della mela.

Lascia un figlio, Federico, la sorella Adriana e tanti amici ed estimatori alcuni dei quali, in particolare, lo hanno accompagnato anche nei momenti più difficili della sua malattia. Il suo funerale sarà celebrato questo pomeriggio alle 14, a Cles, nella chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta alle 14. G.E.















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