Con Bee Delivery prodotti  trentini a portata di click 

Shopping malgrado il virus. L’applicazione, una Amazon a livello provinciale, è stata ideata da Federico Guolo di Cles e Vladi Surguci di Levico. Da oggi operativa su App Store e Google Play


Fabrizio Brida


Cles. Anche il Trentino, nel suo piccolo, ha la sua Amazon: “Bee Delivery” è un’applicazione semplice e intuitiva, da scaricare sullo smartphone, che consente di fare “shopping” online e ricevere comodamente i propri acquisti direttamente a casa. Un modo innovativo di fare commercio, anche per gli imprenditori che in questo periodo vogliano continuare a proporre il proprio prodotto, seppur in maniera diversa (per forza di cose) dal mercato tradizionale.

Ma non solo: una volta terminata l’emergenza legata al Coronavirus, il commercio guarderà sempre di più in questa direzione. Il futuro, insomma, è adesso.

A dare vita a questa novità tecnologica sono stati Federico Guolo, 28enne di Cles, e Vladi Surguci, 25enne di Levico, che in brevissimo tempo sono riusciti a dare una forma e una grafica accattivante alla loro ispirazione.

«L’idea è nata in tempi record per far fronte al problema Coronavirus – spiega Federico Guolo –. I clienti che non possono uscire di casa hanno così la possibilità di ordinare i propri acquisti direttamente dal cellulare e anche gli imprenditori, che altrimenti rischierebbero di chiudere, possono continuare a vendere i loro prodotti».

E anzi, grazie a questa nuova opportunità, i negozianti trentini potranno acquisire nuovi clienti. «Questa app, che punta a racchiudere tutti i negozi della provincia, dà la possibilità di vendere qualsiasi cosa e di consegnarla a domicilio – aggiunge Guolo –. La consegna viene gestita completamente da noi e dai nostri rider, quindi qualsiasi esercente potrà offrire il servizio con il minimo sforzo».

La app è già pronta e scaricabile da App Store e Google Play, a partire da oggi sarà operativa. Il processo di ordinazione è completamente informatizzato: il cliente sceglie i prodotti ed effettua il pagamento come se fosse su Amazon, il negoziante riceve l’ordine, il rider ritira il prodotto e lo consegna. Ogni ulteriore informazione è reperibile sulla pagina Facebook “Trento a domicilio”».

«Si tratta di un progetto completo, che mira anche a contenere il virus, visto che così le persone potranno uscire ancora meno di casa – conclude Guolo –. Soprattutto, poi, si potrà dare spazio agli imprenditori che producono o vendono beni non considerati di prima necessità, che ne so, magari un negozio di giocattoli o di vestiti, o anche una parrucchiera che non può tagliare i capelli ma così può comunque vendere i propri prodotti. Un gioco per i propri figli, una maglietta nuova o il gel che abbiamo finito, potrebbero aiutare a vivere una sorta di parentesi di normalità».

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