Collezione Cavallini Sgarbi, finora più di 15 mila visitatori

Caldes. «Ottanta autentici capolavori, da Niccolò dell’Arca a Francesco Hayez, che rivelano la storia di una infinita e appassionante caccia amorosa, un continuo ed appassionato processo di...



Caldes. «Ottanta autentici capolavori, da Niccolò dell’Arca a Francesco Hayez, che rivelano la storia di una infinita e appassionante caccia amorosa, un continuo ed appassionato processo di accumulazione, senza alcun pregiudizio»: così il noto critico d’arte, saggista ed opinionista Vittorio Sgarbi ha illustrato mercoledì scorso agli operatori turistici della Val di Sole la “Collezione Cavallini Sgarbi”, allestita a Castel Caldes sino al 6 gennaio.

La mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Cavallini Sgarbi, la Fondazione Elisabetta Sgarbi e la direzione artistica di Contemplazioni, è organizzata dall’Apt Val di Sole e promossa dalla Provincia di Trento, dal Castello del Buonconsiglio, dal Comune di Caldes, da Trentino Marketing e dalla Comunità della Val di Sole.

L’esposizione intende illustrare attraverso 80 opere, tra dipinti e sculture dal XV al XIX secolo, l’identità di una collezione idealmente senza confini, aperta a molte curiosità coincidenti con temi di studio sperimentati e altri del tutto nuovi. All’interno si respira l’atmosfera intima propria di una collezione privata, frutto dell’inesauribile ricerca, inseguimento senza sosta della bellezza e della rarità di Vittorio Sgarbi, svolta in tandem con la madre Rina Cavallini, la quale ha acquistato le opere in numerose aste in ogni angolo del mondo. Il suo “miglior uomo”, la persona più fidata non solo negli affetti, ma anche negli interessi e ricordata dal critico con queste parole: «Si fece prolungamento del mio pensiero e della mia vita. Io indicavo il nome di un artista, il luogo, la casa d’aste. E lei puntuale prendeva la mira e colpiva».

Luciano Rizzi, presidente dell’Apt Val di Sole, ha rivelato che «a oggi sono stati oltre 15.000 i visitatori che si sono lasciati emozionare dalle opere esposte nelle magnifiche sale del castello. Con la proroga, intendiamo dare una grande opportunità anche ai turisti della stagione invernale. E stiamo già pensando alla nuova esposizione dell’estate 2020, concepita sempre con l’obiettivo di valorizzare una struttura decisamente fondamentale nella variegata offerta turistica valligiana». Parole condivise da Franco Panizza, speciale funzionario del Mart di Rovereto, che ha evidenziato «il ruolo prioritario della cultura nel fidelizzare il turista».

Ecco i nuovi orari di apertura: sino al 20 dicembre la mostra sarà visitabile solo il sabato e la domenica con orario continuato dalle 9.30 alle 17; dal 21 dicembre al 6 gennaio tutti i giorni. Chiusa il 25 dicembre e il 1 gennaio. S.Z.













Scuola & Ricerca

In primo piano