«Abbiamo fatto un buon lavoro ma c’è ancora tanto da fare» 

Elezioni comunali. Squadra che vince non si cambia: Ruggero Mucchi ha presentato la coalizione di 3 liste (le stesse di 5 anni fa) che appoggia la sua ricandidatura. E poi elenca le numerose opere e soluzioni realizzate fino ad ora


Giacomo Eccher


Cles. «Ci rimettiamo con grande umiltà, e rinnovata disponibilità a continuare, al giudizio degli elettori consapevoli del buon lavoro fatto in questi cinque anni perché c’è ancora tanto da fare». Si è chiuso così l’incontro del candidato sindaco Ruggero Mucchi di presentazione alla stampa della coalizione a tre liste che lo sostengono nella corsa alla conferma a primo cittadino di Cles. Una ri – candidatura tutt’altro che ovvia decisa dopo sollecitazioni degli alleati ed anche più di qualche accenno di apprezzamento arrivato dai banchi della minoranza uscente. «Il segnale che il nostro obiettivo di cinque anni fa, creare coesione e serenità nell’amministrazione, era stato centrato in pieno e quindi questo percorso andava continuato e completato, se gli elettori lo vorranno» - ha aggiunto Mucchi.

Un lavoro corale di una squadra che quindi si propone compatta come nel 2015 al voto con il Patt (unica lista a Cles con un simbolo di partito tradizionale), “Cles Futura” (formazione che raccoglie l’anima “storica” del centro destra clesiano) e il gruppo di giovani, ma ormai rodati ed esperti, di “Passione Clesiana”. Si conferma così anche quella che cinque anni fa era considerata un’anomalia in casa del Partito autonomista, l’alleanza che guarda a destra piuttosto che a sinistra ed al Partito Democratico: evidentemente i risultati che la coalizione ha potuto esibire sono stati più forti di ogni considerazione partitica o ideologica.

All’incontro del sindaco erano presenti i tre portavoce della tre liste: Massimiliano Girardi per il Patt, il vicesindaco uscente Diego Fondriest per “Passione clesiana” e Amanda Casula di “Cles Futura”, formazione dove c’è il più vistoso avvicendamento con il ritiro dell’avvocato Vito Apuzzo, assessore in carica alla Cultura, che non si ricandida, e che Mucchi ha ringraziato.

Quanto al programma Ruggero Mucchi ha riassunto in cinque punti il gran lavoro svolto, partendo dalla soluzione di tante situazioni che tenevano bloccata Cles. Come ad esempio alcuni piani attuativi; la liquidazione delle società partecipate come la Stn (consorzio per la distribuzione dell’energia elettrica con i comuni solandri); l’acquisto di relitti immobiliari (area ex Pedron ora cantiere comunale) e la soluzione di vicende complicate come le scuole elementari, abbattute, e il Bersaglio).

Lungo l’elenco delle realizzazioni: da citare l’accesso con scalinata al Dos di Pez, la sede dei Volontari Ambulanze (in attesa da 30 anni) e il Piano Baite sul monte (che era nel cassetto da 20 anni). Ma il vero fiore all’occhiello citato da Mucchi è il Masterplan, la programmazione di medio e lungo periodo che ha consentito al Comune, oltretutto contando sull’unanimità del consiglio comunale, di mettere a segno alcune importanti acquisizioni al patrimonio comunale e risolvere situazioni delicate come la viabilità a Spinazzeda e mettere in cantiere la realizzazione di un parcheggio multipiano in viale Degasperi. Non solo, il gran lavoro fatto per la coesione sociale con le associazioni , il volontariato, il coinvolgimento delle minoranze nelle decisioni più importanti e infine la rivalutazione del ruolo di Cles come capoluogo della valle di Non e per certi versi delle valli del Noce.













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