il caso

Nomina del dirigente dell’Avvocatura: Provincia di Trento condannata anche in appello

Zeni (Pd) chiede se rinviare ancora l'esecuzione della sentenza non esponga la Provincia al rischio di danno erariale



TRENTO. Nei giorni scorsi sono state pubblicate le motivazioni della sentenza di condanna in appello della Provincia sulla nomina del dirigente generale dell'Avvocatura, l'avvocato Giacomo Bernardi. Lo comunica in una nota il consigliere provinciale del Pd, Luca Zeni, che ha presentato anche una interrogazione in cui chiede se, in seguito al provvedimento, ci sarà una rinnovo delle procedure di reclutamento del dirigente generale e se non si ritenga che rinviare ulteriormente l'esecuzione della sentenza non esponga la Provincia al rischio di danno erariale.

Zeni sottolinea che le motivazioni "confermano in toto la sentenza di primo grado, con l'ennesima condanna della Provincia al pagamento delle spese. La sentenza di appello, dopo aver respinto tutte le eccezioni attinenti alla giurisdizione, conferma la carenza di motivazioni per la scelta di una figura esterna all'amministrazione pubblica, ribadendo che "la pubblica amministrazione, allorquando adisce come datore di lavoro privato, deve rispettare i principi di imparzialità e buon andamento (..), oltreché di quelli della correttezza e buona fede".













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