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Nelle mense comunali il cibo attento al benessere

Biologico, solidale e a chilometro zero. L’impegno di Risto3 dopo il nuovo appalto aggiudicato dal Comune di Trento, i Comuni della Val di Cembra e della Valle dei Laghi  



TRENTO. Si mangia sempre più biologico e a chilometro zero nelle cinquantuno mense che servono i novemila studenti frequentanti le scuole primarie e secondarie di primo grado della Valle dei Laghi, Comune di Trento - Territorio Val d’Adige e della Val di Cembra. Ambiente, qualità, innovazione, salute e solidarietà, per un servizio che pensa al benessere dei giovani e del mondo intorno a loro.

I menù, studiati da professionisti del settore e preparati da cuochi professionisti in giornata nelle 23 cucine interne, tengono conto di eventuali necessità sia sul piano medico-sanitario che etico-religioso, offrendo alternative quanto più simili al pasto standard proposto. Sono 14 i menù alternativi codificati, quali ad esempio quelli senza glutine, latte, maiale, carne in genere, uova, vegetariani o vegani e rappresentano il 15 per cento del totale dei pasti preparati, di cui il 25 per cento è richiesto per ragioni sanitarie e il 75 per cento per motivi etico religiosi.

L’attenzione all’ambiente si manifesta non solo nella scelta delle materie prime, l’80 per cento delle quali biologiche e a chilometro zero, ma anche nella preferenza di imballaggi riutilizzabili, biodegradabili o compostabili, così come nell’adozione del progetto “Risto3Foodie: Se avanzo mangiami”, che partirà a breve e prevede la consegna a tutti gli utenti di una borsina lavabile per riportare a casa il pane e la frutta non consumati a scuola. In questo modo, si evitano gli sprechi di cibo e si sensibilizzano le nuove generazioni a un consumo attento delle risorse e rispettoso dell’ambiente.

Inoltre, dal momento che il servizio si svolge principalmente all’interno del contesto cittadino e in prossimità delle zone a traffico limitato del centro storico, per il trasporto e la consegna dei pasti sono utilizzati esclusivamente veicoli a trazione elettrica. Qualità non significa però solo attenzione agli ingredienti e cura nella preparazione dei pasti, ma anche investimenti per le infrastrutture.

Ogni anno da parte della gestione associata vengono infatti investiti 70 mila euro per garantire la perfetta efficienza dei locali e il rinnovo delle attrezzature obsolete, mentre 190 mila euro saranno destinati al miglioramento dell’acustica negli ambienti con pannelli e pitture fonoassorbenti che renderanno il pranzo un momento sereno anche in presenza di tanti studenti.

E ancora, saranno installati 24 erogatori di acqua microfiltrata e sarà bandito un concorso di idee in collaborazione con le scuole per decorare le sale mensa. Una particolare attenzione è infine rivolta al tema della solidarietà con la preferenza per i prodotti da agricoltura sociale, quali ad esempio pasta, salsa di pomodoro, patate, cavoli cappucci, zucca e zucchine, e per la rete del lavoro agricolo di qualità, unita alla verifica periodica del rispetto delle condizioni di lavoro lungo le catene di fornitura, come previsto dalle convenzioni internazionali e dai criteri ambientali minimi.

Una solidarietà che va di pari passo con la lotta allo spreco alimentare, grazie alla donazione delle eccedenze alimentari al Banco alimentare trentino. Al centro ci sono i 9.430 bambini iscritti al servizio mensa, dei quali 5.904 alla scuola primaria e 3.526 alla scuola secondaria di primo grado, cui viene periodicamente somministrato con l’aiuto degli insegnanti il questionario di valutazione e da quest’anno anche le loro famiglie, coinvolte con l’organizzazione di serate e laboratori a tema.

Non mancano poi le occasioni di contatto con scuole e utenti con la diffusione periodica della rivista “Posate e matite”, la nuova rubrica sui social e l'apertura tutti i giovedì mattina di uno sportello della Comunità al servizio Infanzia del Comune di Trento. Il servizio mensa dei 51 plessi scolastici è gestito in maniera associata dalla Comunità della Valle dei Laghi, dal Comune di Trento - Territorio Val d’Adige e dalla Val di Cembra. La collaborazione è nata in seguito alla scomparsa del Comprensorio della Valle dell’Adige, divisosi in quattro Comunità di Valle – Rotaliana-Kӧnigsberg, Valle dei Laghi, Paganella e Val di Cembra – cui si aggiunge il Territorio di Trento - Val d’Adige. Gli enti coinvolti hanno dunque deciso di continuare a gestire in maniera unificata gli aspetti connessi al diritto allo studio, tra cui rientra anche il servizio delle mense scolastiche. In questo modo, è infatti possibile garantire numerosi vantaggi dal punto di vista qualitativo, organizzativo ed economico. Negli anni, la collaborazione si è poi evoluta vedendo la Comunità della Valle dei Laghi proporsi da subito come capofila della gestione associata e alcuni enti coinvolti procedere invece in autonomia. Il contratto d’appalto è stato aggiudicato la scorsa primavera per un valore di 4 milioni di euro l’anno alla società cooperativa Risto3, che dal mese di settembre co-gestisce da un punto di vista pratico l’organizzazione delle mense scolastiche.
C.L.


 













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