«Troppe norme, carnevale senza carri» 

Lavis, la Pro Loco rinuncia ma propone maccheronata e sfilata a piedi. Novità dal Comune: la “Corsa di Arlecchino”


di Daniele Erler


LAVIS . Ci sarà un’inedita corsa dei bambini per le vie del centro, ma sarà anche un giovedì grasso senza carri quello di quest’anno a Lavis. Troppe responsabilità in merito alla sicurezza e la Pro Loco – che fra l’altro rinnoverà presto il suo direttivo – a malincuore ha deciso di rinunciare alla tradizionale sfilata di carnevale. Perché quello dei volontari è un servizio alla comunità, fatto senza guadagnare mezzo euro. Ma può avere conseguenze pesanti sotto il profilo penale e civile se qualcosa va storto. Le norme sono sempre più stringenti, soprattutto dopo l’incidente dello scorso anno a Vattaro. Troppi vincoli, i carri a Lavis non sfileranno. La “Zobia grassa” si festeggerà comunque il prossimo 8 febbraio: in pieno centro al paese, in piazza Grazioli. La Pro loco organizzerà la tradizionale maccheronata. Il Comune la “Corsa di Arlecchino”, un percorso in centro storico sullo stile della Color run, con spruzzate di coriandoli, bolle di sapone e caramelle: la vera novità di quest’anno. Ci saranno inoltre musica, animazione e una sfilata che, orfana dei carri, coinvolgerà almeno i gruppi mascherati a piedi, con già confermata la presenza degli oratori di Pressano e Lavis. Certo non sarà la stessa cosa, ma in municipio rifiutano l’idea che quest’anno sarà un carnevale “sotto tono”.

«Abbiamo avuto conferma solo da pochi giorni che non ci sarà la sfilata dei carri, ci dispiace molto, ma capiamo le ragioni che hanno spinto verso questa scelta – spiega Caterina Pasolli, assessore alla cultura –. Il tempo è stretto, ma ci siamo mossi per non lasciare comunque delusi bambini, famiglie e ragazzi, organizzando una corsa di carnevale». Il Comune ha confermato anche l’organizzazione di una tre giorni di carnevale al Palavis, dal 2 al 4 febbraio. Nell’ordine: una giornata dedicata agli anziani di 13 case di riposo e circa 300 ospiti da tutto il Trentino (venerdì), una per bambini (sabato) e una in musica con la Banda sociale che farà un tributo ai Blues brothers la domenica. Intanto però la discussione sulla cancellazione della sfilata dei carri ha coinvolto la piazza virtuale di Facebook. Dove fra gli interventi c’è anche quello di Roberto Piffer, capogruppo della Lavis Civica, lista d’opposizione: «Io faccio parte di una famiglia di “carristi” – ha scritto –. Se veramente sarà impedito ai carri di partecipare alla sfilata e succederà solo a Lavis, chiederò in Comune concrete e valide giustificazioni». Poi però nella discussione si alternano voci di segno opposto. C’è chi dice che «il carnevale senza carri non è carnevale», persino «che non c’è alcuna voglia di rilanciare questo bellissimo comune, ormai ridotto a un semplice dormitorio». E chi invece vede il bicchiere più pieno che vuoto: «Io mi divertirò comunque e anche i miei bambini», scrive una mamma. E un’altra ancora: «I bambini si possono divertire anche senza carri. Se la Pro loco non si vuole prendere la responsabilità, facciamocene una ragione». E infine c’è chi ritiene che ormai il volontariato si trovi chiuso in un vicolo cieco, dove le norme per la sicurezza siano così stringenti che organizzare gli eventi sia ormai sempre più difficile.













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