Tonina chiede di rielaborare il progetto del Lago Santo 

Turismo e ambiente. A confronto in Terza Commissione pro e contro della riqualificazione studiata dal Comune di Cembra Lisignago. L’assessore preoccupato per il gambero di fiume



Cembra lisignago. Stop immediato ai lavori previsti dal progetto di valorizzazione turistico-ambientale del Lago Santo. È ciò che intende ottenere la petizione popolare sottoscritta da 1.352 sostenitori, consegnata il 7 ottobre al presidente del consiglio provinciale Kaswalder e sottoposta martedì ad audizioni da parte della Terza Commissione presieduta dal consigliere provinciale Ivano Job. Il progetto al centro delle polemiche, redatto dallo studio tecnico Amp, costerà 250 mila euro ed è già stato approvato dalla giunta di Cembra Lisignago, autorizzato dal Servizio bacini montani come pure dalla Comunità di Valle.

I sostenitori della petizione, forti anche del parere di un esperto come Franco Pedrotti, professore emerito dell’Università di Camerino, hanno messo in evidenza il vulnus che la realizzazione del progetto di riqualificazione del Lago Santo causerebbe al delicato ecosistema di questo specchio d’acqua di montagna, di particolare pregio naturalistico anche perché situato a 1.200 metri di altezza, dove il turismo sarebbe già più che sufficiente. Il lago, tra l’altro, è popolato da una specie rara e da tutelare come il gambero di fiume.

Dal canto suo il Comune, rappresentato dal sindaco Damiano Zanotelli accompagnato dai due progettisti dello studio tecnico coinvolto, Claudio Maurina ed Edy Pozzatto, ha evidenziato la necessità di sistemare il lago già largamente e disordinatamente antropizzato e la correttezza del percorso anche partecipativo messo in atto negli ultimi due anni per la definizione degli interventi da effettuare. «Il Comune – ha spiegato il sindaco – era consapevole di intervenire su un luogo sensibile e di pregio ambientale, per cui il percorso progettuale è stato partecipato. Alla prima riunione sono stati invitati i principali stakeholder interessati, compresi Sat, Wwf e Italia Nostra, ma le associazioni ambientaliste non sono intervenute né in questa occasione né in quelle successive. Il progetto preliminare è stato rivisto recependo alcune osservazioni, togliendo ad esempio alcune passerelle e i giochi. Solo in seguito sono emerse iniziative di protesta più o meno obiettive». Questo ritardo nel presentare la petizione non impedisce comunque all’amministrazione di valutare il recepimento di alcune preoccupazioni emergenti, dal momento che la gara recentemente indetta per l’affidamento dei lavori è andata deserta e c’è quindi tempo fino alla primavera prossima per rivedere almeno in parte il progetto.

In questa fase si è inserito anche l’assessore all’ambiente Mario Tonina, assente martedì, che nei giorni scorsi ha chiesto al Comune di tener conto nella rielaborazione del progetto dell’esigenza di tutelare il gambero di fiume, la cui presenza nel lago non era nota, e di ripensare la parte non ancora appaltata del progetto.

Nei consiglieri ha suscitato perplessità la prevista installazione di ponteggi sostenuti da micropali metallici che, secondo i promotori della petizione, danneggerebbero l’equilibrio naturale del lago. La Commissione ha deciso di redigere una relazione conclusiva che presenti le diverse posizioni emerse, con l’auspicio espresso in particolare sia da Ivano Job che da Alessio Manica, che anche con la mediazione dell’assessore si arrivi a un compromesso tra le posizioni per ora contrapposte. E che si possa vincere la scommessa di conciliare valorizzazione turistica e sostenibilità. F.B.













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