Siamo tutti a casa al computer e allora la fibra ottica “accelera” 

Lavori pubblici. La situazione attuale ha portato Tim a sbloccare i lavori per ampliare la rete coinvolgendo molti centri fra Paganella e Rotaliana. Con il caso di Lavis che sarà a due velocità


DANIELE ERLER


Lavis-rotaliana. Mentre le strade “d’asfalto” sono deserte, all’improvviso si sono riempite quelle virtuali del web. Migliaia di persone si sono trovate costrette a casa, a intasare internet per guardare film, informarsi, riscoprire i videogiochi. Ma anche, per non dire soprattutto, per lavorare o studiare “a distanza”. Così, anche la connessione è diventata un bene di prima necessità, ma non sempre all’altezza della situazione. Nei giorni scorsi Tim ha dunque sbloccato la fibra ottica in 700 comuni in tutta Italia e 26 di questi sono in Trentino. Fra gli altri, ce ne sono molti della zona fra Paganella e Rotaliana: Faedo, Fai, Lavis, Mezzocorona, Mezzolombardo, San Michele e Terre d’Adige.

La fibra verso gli armadietti

Va fatta comunque una precisazione. La fibra ottica non arriva direttamente nelle case. Raggiunge invece gli “armadietti” che sono dislocati lungo le strade (si chiamano, in inglese, "cabinet"). Sono già stati cablati dai lavori realizzati nei mesi scorsi, ma la loro attivazione è stata sbloccata solo ora, in accordo con l’autorità di settore. Il collegamento raggiunge poi le case in maniera tradizionale, con i cavi in rame. Questa tecnologia si chiama Fttc e si distingue da quella più evoluta, la Ftth, che porterebbe direttamente la fibra nelle case. In parole semplici, cambia la velocità della connessione. Il tratto in rame fa perdere una parte delle prestazioni: con la Fttc si possono raggiungere i 100 megabit per secondo e in alcuni casi anche i 200 megabit. Con la Ftth si arriverebbe al gigabit per secondo. Ma la velocità è comunque nettamente superiore alla tradizionale Adsl (che in genere si aggira oggi intorno ai 15-20 megabit al secondo). È un passo avanti notevole che ha il vantaggio di coinvolgere anche comuni molto piccoli e lontani dalla città, come Faedo. Gli armadietti già abilitati si riconoscono perché hanno un tettuccio di colore rosso.

Un paese a due velocità

Ma il caso forse più curioso è quello di Lavis, che si troverà praticamente diviso in due. In estate partiranno i lavori per la fibra ottica (in questo caso Ftth) nelle frazioni, nei masi e in tutta la parte che sta a nord rispetto al centro (per intenderci, da via Cembra in su). In questo caso i lavori saranno realizzati da Open Fiber, un’azienda controllata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti. L’effetto paradossale sarà quello di un paese a due velocità, con i collegamenti internet che saranno più rapidi in periferia e meno in centro. Ma questa differenza sarebbe stata ancora più ampia, se non ci fosse stata l’accelerata della conversione quanto meno al Fttc.

In altre parole, nella tragedia di tutto quello che è successo sotto diversi punti di vista – umano, sanitario, sociale ed economico – ci si è resi conto anche dei ritardi dal punto di vista tecnologico. Una questione che poi si ricollega alla conversione verso lo smart working, per dirla in parole comprensive il lavoro da casa, e la didattica a distanza, non solo in un momento di emergenza.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Scuola & Ricerca

In primo piano

il sacerdote

Don Cristelli, oggi l'ultimo saluto a Miola. Celebra l'arcivescovo Tisi

Il funerale si terrà domani, venerdì 26 aprile, alle 15, nella chiesa parrocchiale del paese d'origine. Il sindacato dei giornalisti: «Fu mentore di tanti giovani colleghi»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”

I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»

IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»