Ricercatrice precaria  vince il concorso di Giovo 

La romana Sara Galeotti ha conquistato la giuria con un racconto su un “mostro” architettonico nella periferia della capitale. Oggi a Verla marcia dell’uva e carri  


di Daniele Erler


GIOVO. È Sara Galeotti, romana, ricercatrice precaria, la vincitrice della tredicesima edizione del concorso letterario abbinato alla Festa dell’Uva a Verla di Giovo. Il suo racconto “Serpente grigio su poggio verde” è stato premiato ieri mattina in municipio dalla giuria presieduta dalla scrittrice e critica Antonia Dalpiaz.

Quella di quest’anno è stata un’edizione da record per il concorso: hanno partecipato 161 persone con 230 racconti diversi. I concorrenti provengono da tutta Italia e persino dall’estero: «Sono state coperte 17 regioni italiane – ha spiegato l’editore Giovanni Giovannini, anche lui membro della giuria del premio –. Quelle più rappresentate sono la Lombardia con ben 27 racconti e il Lazio con 19. Gli elaborati provenienti dalla provincia di Trento sono otto. Un racconto è arrivato dal Canada e un altro dalla Francia».

Soddisfatta l’assessore alla cultura di Giovo Marisa Biadene: «Rispetto agli altri anni non abbiamo scelto un tema, ma abbiamo lasciato libertà agli autori», ha detto. «Il giudizio sulla qualità è mediamente positivo – ha detto Giovannini – anche se raramente si può parlare di scrittura eccellente». Fra le eccellenze ci sono i tre racconti premiati: quello di Francesca Sala, terza classificata con “Un incontro che cambia la vita” e quello di Salvatore Improta di Bologna, secondo con “Caterina e Antonio”.

«La scrittura è il mio hobby – ha detto Galeotti, dopo che il sindaco Vittorio Stonfer l’ha premiata – il mio lavoro, anche se precario, è quello di ricercatrice di diritto romano». Il suo racconto è «poetico e intenso», come si legge nella motivazione del premio. È dedicato al complesso residenziale Corviale, costruito a Roma negli anni Settanta: «un mostro lunghissimo, ingozzato di solitudine», scrive Galeotti. E poi ancora: «I luoghi ti cambiano. Tu li abiti e loro abitano te». Il suo è un racconto sulla periferia urbana che diventa un “non luogo”, capace di rapire anche il vento della sera con i suoi tentacoli. «Tutto questo stride con quello che ho trovato qui a Giovo – ha detto Galeotti – e anche per questo non mi aspettavo di vincere».

Oggi la “Festa dell’Uva” vive la sua giornata più importante: migliaia di persone saliranno a Verla già la mattina per la “Marcia dell’uva”, camminata non competitiva fra i vigneti della val di Cembra. Alle 14.30 inizia la sfilata dei cinque carri allegorici in gara. La premiazione è alle 18.30.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Film Festival

Lo scioglimento dei ghiacciai nella poetica del teatro trentino

La Stagione Regionale Contemporanea si conclude con “Rimaye” di AZIONIfuoriPOSTO, che stasera (3 maggio) darà spazio a un’indagine su ciò che è destinato a sparire e alla sua eredità, mettendo in relazione corpi umani e corpi glaciali. Entrambi infatti sono modificatori di paesaggio e custodi di memorie


Claudio Libera