Renato Brugnara alla guida della Cooperativa Paganella 

Dagli anziani al verde. Già presidente della casa di riposo di Lavis, è stato eletto all’unanimità «La situazione economica è buona, ma temo per gli appalti futuri. Il nostro ruolo va ribadito»


DANIELE ERLER


Lavis. «Bisogna far passare l’idea che la cooperativa appartiene alla comunità. Come anche i dipendenti devono capire che lavorano non solo per la cooperativa ma per tutta la comunità. Questo ruolo sociale è importantissimo e va riconosciuto». Sceglie queste parole Renato Brugnara, il giorno dopo l’elezione all’unanimità a presidente della Cooperativa Paganella. Fino all’anno scorso, Brugnara era presidente della casa di riposo di Lavis: torna così a un ruolo attivo all’interno del paese.

Lavoro per chi è in difficoltà

La Cooperativa è nata nel 1983, in concomitanza con l’inaugurazione del parco urbano e con lo scopo principale di dare lavoro alle persone in difficoltà. Si occupa perlopiù di cura del verde in paese o della gestione delle strutture comunali (come il palazzetto dello sport), ma non solo: si è specializzata in vari interventi, anche a servizio dei privati. Oggi dà lavoro a 13 persone a tempo indeterminato e ad altre tre a tempo determinato. In passato le cooperative sociali potevano contare sull’affidamento diretto degli incarichi. Da qualche anno questo non è più possibile, perché la maggior parte degli incarichi comunali devono passare dagli appalti, con confronti concorrenziali in gare pubbliche. Il rischio che la Cooperativa perda incarichi importanti anche a Lavis, nel confronto con altre realtà esterne.

«La cooperativa è in buono stato, la situazione economica è tranquilla: e per questo dobbiamo ringraziare il presidente e il consiglio precedente che hanno lasciato tutto in ordine – dice Brugnara –. Qualche problema potrebbe nascere però dagli appalti futuri e dalla possibilità di proseguire certi lavori. La mia idea è di coinvolgere in questo, in maniera oserei dire diretta, le istituzioni: del nostro Comune e di quelli limitrofi. Perché bisogna riconoscere alla cooperativa il suo ruolo. Non è solo economico ma soprattutto sociale, perché dà lavoro a persone che altrimenti avrebbero qualche difficoltà nel trovarlo».

Nel segno della continuità

Oltre al presidente Brugnara e al vice Luca Andreolli, gli altri eletti nel consiglio della cooperativa sono Roberto Lona, Luigi Mogna, Ivano Moser, Massimo Taufer e Antonio Zanetti. «Ho appena iniziato e quindi molte cose le devo ancora approfondire, ma la nostra intenzione è sicuramente di proseguire nel segno della continuità rispetto a chi ci ha preceduti», spiega Brugnara. «Negli ultimi anni la nostra Cooperativa è migliorata dal punto di vista tecnico e molti nostri dipendenti hanno ottenuto qualifiche e abilitazioni professionali. Dovrò verificare cos’altro c’è da fare in questo senso». Anche perché proprio nel confronto tecnico si gioca la partita più importante con le altre cooperative sociali, quando devono essere assegnati nuovi appalti pubblici.















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