Pro loco nuova ma non troppo 

Dopo il cambio, battesimo del fuoco con “Porteghi e Spiazi” oggi al via. Ghensi: obiettivo sostenibilità 


di Daniele Erler


LAVIS. Altro che rivoluzione: la nuova Pro loco di Lavis sceglie la linea della continuità, almeno per il momento. Lo fa capire Andrea Ghensi, 34 anni, neo eletto presidente, nella sua prima intervista a un giornale. L’occasione è la festa più importante di Lavis: i “Porteghi e Spiazi” che iniziano oggi, con l’apertura di una decina di punti enogastronomici nel cuore del paese. Qualche mese fa il vecchio direttivo della Pro loco aveva deciso in blocco di non ricandidarsi, ufficialmente per garantire il cambio della guardia. Ma, in maniera più o meno velata, anche in polemica contro le norme sempre più stringenti, viste come un cappio al collo al mondo del volontariato. Proprio per questo la ex-Pro loco aveva deciso di rinunciare ai carri di Carnevale. E così si era arrivati alle elezioni. Il primo tentativo era stato un fallimento, nessuno si era candidato e, clamorosamente, la Pro loco di Lavis rischiava di chiudere.

Andrea Ghensi, poi cos’è successo?

Dopo la prima elezione andata a vuoto il Comune ha fatto un appello al mondo del volontariato. E così una serie di persone, tutte militanti in varie associazioni di Lavis, hanno deciso di mettersi in gioco. Ci siamo presentati in undici, tutti eletti. L’eccezione sono io, che non faccio parte di nessuna associazione, ma in passato ero stato vice presidente proprio della Pro loco. Abbiamo età diverse, credo che rappresentiamo al meglio la popolazione di Lavis.

Il vostro è un battesimo di fuoco, con i “Porteghi e Spiazi”. Che novità ci sono?

Avendo anche poco tempo a disposizione, abbiamo tenuto quello che potevamo dalle scorse edizioni. La vera novità è che puntiamo sulla sostenibilità in generale, non solo sulla raccolta differenziata, che è sempre stato il vanto dei “Porteghi e Spiazi”. Significa che ogni stand proporrà anche piatti vegetariani e prodotti della filiera trentina. Offriremo gratuitamente l’acqua potabile dal rubinetto. Ci saranno porzioni ridotte, a minor prezzo, per evitare gli sprechi di cibo. Persino le doggy bag per chi vorrà portare gli avanzi a casa. Solo i bicchieri saranno in plastica e non in vetro, ma perché ce lo impone la sicurezza.

Leggendo il programma, colpisce la scelta per il palco principale, quello di piazza Grazioli: tre giorni di karaoke. Non è una decisione al ribasso?

In realtà ci sembra un format interessante. Abbiamo chiamato Roberto Florio che ha una sua web radio e farà per tre giorni intrattenimento. Il pomeriggio per i bambini, la sera per gli adulti con musica e spettacoli. Anche karaoke, ma non solo. E in più abbiamo portato la musica anche in piazza Manci.

Finiti i Porteghi, come si muoverà la Pro loco?

Porteremo qualche innovazione, ma senza stravolgere quanto fatto finora. Per esempio, parlando di “Porteghi e Spiazi”, dovremo capire se per il prossimo anno ci sarà l’intenzione di portare la festa fuori dai portici, su via Matteotti. Ma è una questione delicata che va discussa con calma.

Torneranno i carri a Carnevale?

Per il paese gira la voce che sì, torneranno. Ma voglio chiarirlo: ancora non lo sappiamo. Sicuramente il Carnevale si farà, ma per quanto riguarda i carri… dobbiamo ancora valutare tutti gli aspetti della questione.

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