Prg Lavis, la Lega presenta un ricorso al consiglio comunale

Lavis. Il gruppo consiliare di Lavis della Lega con una lettera a firma della capogruppo Monica Ceccato, ha presentato ricorso in Consiglio comunale contro la delibera consiliare con la quale è stata...



Lavis. Il gruppo consiliare di Lavis della Lega con una lettera a firma della capogruppo Monica Ceccato, ha presentato ricorso in Consiglio comunale contro la delibera consiliare con la quale è stata approvata in via definitiva la seconda variante al Piano regolatore generale.

La Lega ha evidenziato che nell’ambito delle modifiche apportate alla variante in risposta al verbale della Conferenza di pianificazione del 23 aprile 2020 non sarebbero stati adeguati, come richiesto, i commi 2, 5 e 3bis degli art. 36, 37, 38 delle norme tecniche di attuazione rispetto al Regolamento urbanistico edilizio provinciale, in particolare con riguardo alla definizione di superficie utile netta anche al fine del cambio d’uso di edifici esistenti che deve essere rinviata al suddetto Regolamento. Adeguamenti, ha sottolineato la Lega, che si rendevano necessari per il parere favorevole alla variante da parte degli organi provinciali competenti.

La nota illustrativa alla variante spiega, al riguardo, che le norme in questione sono state già oggetto di approvazione da parte delle Giunta provinciale con delibera 193/2020 e che le stesse non introducono definizioni discordanti dal Regolamento urbanistico edilizio.

Per la Lega la richiesta di adeguamento riguarderebbe in particolare gli edifici realizzati dopo il 2001 e quindi quelle norme del Prg di Lavis in base alle quali “i locali accessori, come cantine e soffitte, realizzati successivamente all’entrata in vigore del Prg di Lavis, approvato dalla Giunta provinciale con delibera n. 3383/2001 non possono essere trasformati in locali abitabili”.

L’assessore all’urbanistica e vicesindaco Luca Paolazzi ha fatto sapere che il ricorso sarà valutato al più presto dalla Giunta comunale, commentando come la Lega prima decida di non partecipare al Consiglio comunale in questione, presentando le proprie obiezioni e osservazioni, e poi decida di presentare ricorso. R.F.















Scuola & Ricerca

In primo piano