Madruzzo, variante approvata con polemiche

Madruzzo. L’aria di elezioni comunali prima ancora che nei bar e nelle piazze talvolta si anima sui banchi dei consigli comunali ed in particolare quando si producono varianti del PRG al fotofinish,...



Madruzzo. L’aria di elezioni comunali prima ancora che nei bar e nelle piazze talvolta si anima sui banchi dei consigli comunali ed in particolare quando si producono varianti del PRG al fotofinish, cioè prima di entrare nel semestre bianco, che, anticipato quest’anno di una decina di giorni, ha di fatto determinato a Madruzzo la convocazione del consiglio in via d’urgenza con tempi ristrettissimi. La seduta consiliare del 31 ottobre è stata indetta in fretta e furia dal sindaco Michele Bortoli per approvare l’adozione preliminare della “Variante al Prg e Prg – Insediamenti Storici”.

La modifica del Prg, ossia il più importante atto per un consiglio comunale in grado di condizionare il futuro sviluppo di un territorio, abbisognerebbe della massima partecipazione delle forze consiliari; cosa non successa a Madruzzo, visto che il gruppo di opposizione, sia per il suo mancato coinvolgimento nella fase di predisposizione della variante, che soprattutto per la mancanza di tempo (solo 2 giorni) per una valutazione consapevole sulle modifiche introdotte, ha ritenuto opportuno non partecipare (al di là delle singole condizioni d’incompatibilità) alla discussione ed approvazione del punto all’Odg.

Anche se la variante è stata formalmente approvata con procedura d’urgenza, pare comunque che non sia filato tutto liscio nemmeno fra i componenti della stessa maggioranza con degli strascichi, il cui esito si vedrà più avanti. Sta di fatto che a 3 mesi dall’approvazione della variante e con ben 2 consigli comunali tenutisi nel frattempo, non è stato ancora messo in approvazione il verbale della seduta consiliare del 31 ottobre. Ma veniamo al contenuto della variante: l’aspetto sicuramente più controverso, che a varie riprese ha tenuto banco durante la consiliatura, ha riguardato gli interventi voluti dalla maggioranza sull’area di “verde attrezzato” del Parco di Nadac di Calavino: dapprima la progettazione di un campo da calcetto al posto dell’attuale parco giochi (iniziativa poi naufragata per la levata scudi della gente) e poi l’ampliamento del parcheggio esistente con l’eliminazione della struttura sportiva polivalente, completamente rinnovata solo alcuni anni fa. Con la recente variante è stato inoltre stralciato il parcheggio, previsto a suo tempo dal Comune di Calavino a ovest del campo sportivo, nonostante un progetto esecutivo già approvato comprese tutte le autorizzazioni (Tutela, Beni culturali, Organo monocratico Provincia, barriere architettoniche, …), alcune opere già eseguite (spostamento del Rio Freddo e ponte sul Rio) e in buona parte finanziato (euro 837.774,78 economie di spesa per viabilità e parcheggi, ed euro 672.139,00 di avanzo amministrazione 2010).

Non va, infine, trascurato uno studio di massima, risalente a fine legislatura 2010, per la soluzione sull’area-parcheggio stralciata di altre urgenze: dimensioni regolamentari del campo sportivo, realizzazione di una palestra per la scuola elementare (l’attuale sala ginnica non è regolamentare) e spogliatoi sia per l’US Calavino che per la palestra. M.B.













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