Lavis, prime idee bipartisan contro la crisi economica 

Primo consiglio virtuale. Clima propositivo tra maggioranza e minoranza che l’altra sera  si sono confrontate sulla “fase due”. Preoccupa il dato sull’aumento dei morti in paese 


DANIELE ERLER


Lavis. A Lavis c’è un dato inquietante che si legge fra i numeri: da gennaio ad aprile, i morti in paese sono stati 52. «La media è più alta rispetto al solito», ammette il sindaco Andrea Brugnara. Negli ultimi tempi, in media i morti sono stati 92 per l’intero anno. Fra il 2017 e il 2019, nei primi quattro mesi a Lavis sono morte circa 30 persone ogni anno, con una tendenza che si è mantenuta stabile. Salvo modificarsi all’improvviso solo nei mesi scorsi, con un aumento di una ventina di decessi. Lo scorso mese (in aprile), i morti sono stati 18 ed è il dato mensile più alto degli ultimi quattro anni. È solo una coincidenza? Quanto ha influito la presenza del Covid su questo aumento della mortalità? È difficile trovare una risposta, al momento. Le statistiche ufficiali, aggiornate al 4 maggio, parlano solo di sette decessi per l’epidemia: cinque erano in casa di riposo.

Plateatici gratuiti

Giovedì sera si è riunito il consiglio comunale, per la prima volta in maniera virtuale. È stata l’occasione per fare il punto su questi mesi di emergenza, ma anche per iniziare ad abbozzare le idee per il futuro. A Lavis ci si sta preparando alla cosiddetta “fase due”, con una serie di idee che sono state presentate da sindaco e assessori. Altre idee sono arrivate dagli altri consiglieri, sia di maggioranza sia di minoranza, in un clima propositivo. Un primo passo sarà ovviamente riuscire a tenere sotto controllo la situazione dell’epidemia: «Insisteremo perché siano fatti tamponi e test sierologici a tappeto su tutta la nostra cittadinanza – dice il sindaco Andrea Brugnara –. Sappiamo che è un provvedimento difficile da attuare, ma ci darebbe qualche certezza in più». Anche perché alle spalle c’è l’esperienza della casa di riposo, dove un controllo più approfondito ha permesso di scoprire anche i positivi asintomatici. Molto probabilmente, hanno avuto un ruolo importante nella diffusione della malattia. Ma un’altra fase importante, in paese, riguarderà la crisi economica. I primi interventi sono già previsti per l’estate. C’è la possibilità di concedere agli esercenti degli spazi pubblici gratuiti sulle vie e sulle piazze, in deroga al canone che di solito deve essere pagato per l’occupazione del suolo pubblico. In questo modo, negozi, bar e ristoranti potranno disporre di spazi maggiori, anche per garantire la distanza fra i clienti. Allo stesso modo, potranno essere concessi spazi all’esterno per le associazioni sportive, se non potranno rientrare in palestra.

Comprare lavisano

Già la prossima settimana inizierà il confronto con le varie categorie economiche. L’obiettivo è di riuscire a promuovere anche una campagna di comunicazione a favore degli esercenti locali: per promuovere i piccoli negozi e invitare le persone a comprare lavisano. In più, si potrebbe fornire assistenza a chi ne ha bisogno per la consegna a domicilio. Tutte queste idee (qui ne abbiamo riportate solo alcune, per motivi di spazio) hanno ora bisogno di una traduzione concreta. Ed è per questo che il consigliere Enzo Marcon ha proposto la creazione di un tavolo. Un posto dove tenere attivo il confronto sulle soluzioni da adottare: «Non abbiamo certezze sul futuro, ma è fondamentale farci trovare pronti».















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