Lavis, giro di vite contro gli schiamazzi notturni 

Il problema. L’amministrazione comunale, dopo aver ricevuto numerose lamentele, ha chiesto  alle forze dell’ordine di effettuare controlli serrati e la massima collaborazione agli esercenti


Rosario Fichera


Lavis. «La situazione non può essere ulteriormente tollerata». È questa la presa di posizione dell’amministrazione comunale di Lavis, espressa dal sindaco Andrea Brugnara, di fronte al ripetersi di comportamenti lesivi della quiete pubblica durante le ore serali e notturne e nei confronti dei quali, la stessa amministrazione, ha deciso di porre un freno, chiedendo una più serrata attività di controllo da parte delle forze dell’ordine, con l’adozione dei relativi provvedimenti necessari per fare rispettare le norme in tal senso.

Ad annunciarlo è stato lo stesso sindaco, rinnovando l’invito agli esercenti e ai loro clienti per una massima collaborazione per evitare il ripetersi di questi comportamenti.

«Nelle ultime settimane – ha spiegato Andrea Brugnara - sono giunte all’amministrazione comunale numerose lamentele relative al disturbo della quiete pubblica arrecato, nelle ore serali e notturne, da persone che in barba alle più comuni regole di pacifica convivenza si attardano lungo le vie del centro abitato fino a tardi, urlando, sbattendo sedie e tavolini di bar e pubblici esercizi, tenendo accese macchine e scooter, disturbando così il legittimo riposo dei residenti».

Il sindaco ha poi ricordato come nei mesi scorsi l’amministrazione si sia impegnata al massimo per garantire a tutti i pubblici esercizi degli spazi esterni per potere svolgere al meglio la propria attività nonostante le forti restrizioni delle normative anti Covid-19.

«Lo abbiamo fatto – ha aggiunto Brugnara - perché crediamo nel lavoro delle attività lavisane; perché siamo convinti che un paese vivo sia più accogliente e più sicuro; e perché siamo felici che i lavisani, e in particolare i giovani, vivano e si divertano in compagnia tra le vie del nostro paese. Vedere il paese affollato ci rende felici, ma non tutti hanno gli stessi bisogni e ognuno deve rispettare anche le esigenze dell’altro. La voglia di stare assieme e divertirsi di alcuni non può andare contro il diritto al riposo di altri. Per questo la situazione che si è venuta a creare non può essere ulteriormente tollerata».

Il sindaco ha poi ricordato che, oltre a quanto previsto dalle norme del Codice, a livello locale esiste anche un Regolamento di Polizia urbana che vieta il disturbo alla quiete e al riposo delle persone con schiamazzi e voci che superino la normale tollerabilità, con la possibilità di sanzionare chi non le rispetta.

«Nelle scorse settimane – ha aggiunto il primo cittadino di Lavis - abbiamo parlato con gli esercenti, inviato note ufficiali per chiedere la massima collaborazione e chiesto alle forze dell’ordine maggiori controlli. Sono comunque continuate ad arrivare numerose segnalazioni, ben documentate. Per questo invito tutti gli esercenti e tutti i clienti a prestare la massima collaborazione onde evitare nuovi disturbi e informo che, pur confidando in primis nel senso civico della cittadinanza, al fine di porre un freno a tale situazione ho chiesto una più serrata attività di controllo da parte delle forze dell’ordine e l’adozione dei provvedimenti necessari a far rispettare le norme a tutela della quiete pubblica e della civile convivenza».

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