«La chiesetta la sistemiamo noi» 

Lavis, con i fondi raccolti nelle feste i cittadini si prenderanno cura della Madonna del Loreto


di Daniele Erler


LAVIS. «La chiesetta della Madonna di Loreto deve essere sistemata? Bene, ci pensiamo noi». Devono essersi detti una cosa del genere i cittadini che vivono in piazza Loreto a Lavis: la piccola cappella del quartiere da qualche tempo aveva segni vistosi di usura, e così i cittadini hanno stretto un patto con Comune e Parrocchia e parteciperanno attivamente alla manutenzione, lavorando come volontari e utilizzando i fondi raccolti durante un paio di feste nella zona. Tradizionalmente si chiamano “spiazaroi”, abitanti degli spiazi, così com’era detta nella cultura popolare questa parte del paese che dà sull’Avisio e sullo storico ponte di ferro, all’ombra dei Ciucioi. E gli “spiazaroi” sono ora il primo esempio di cittadini attivi a Lavis.

A febbraio il Comune aveva approvato un regolamento che consente la collaborazione fra paesani e amministrazione «per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani»: in parole semplici, chi vuole sistemare o prendersi cura di una zona del paese, o di un monumento, può chiedere al Comune di farlo. Facile immaginare che la proposta degli “spiazaroi” sia stata accolta in municipio con grande entusiasmo. Ne è nato un patto di quattro pagine, redatto in termini tecnici dagli uffici comunali e firmato dal presidente del comitato degli spiazi, Giorgio Meneghini, e dai rappresentanti di Comune e Parrocchia.

Il testo è stato pubblicato, perché fino al 10 agosto l’amministrazione accetta ulteriori adesioni: se c’è qualcuno che vuole partecipare, privato o associazione, lo può fare. Intanto però nel patto già si leggono gli obiettivi della collaborazione: «la manutenzione straordinaria delle lattonerie; la pulizia periodica delle calditoie, delle grondaie e delle pertinenze esterne e altri interventi di manutenzione ordinaria, compresa quella dell’area verde sul lato sud della Chiesa». La Parrocchia, che è proprietaria della chiesetta e ha già ottenuto il benestare della Curia, autorizza tutti gli interventi che saranno realizzati a titolo di volontariato dagli “spiazaroi”, con risorse economiche raccolte durante le feste che hanno organizzato in piazza Loreto in estate e a Natale. Il Comune, dal canto suo, garantisce «la più ampia collaborazione e il supporto tecnico necessario», anche mettendo a disposizione – qualora servisse – «strumenti in uso al cantiere comunale e personale operaio». La collaborazione è valida sino a fine 2020, ma la speranza – dicono a Lavis – è che possa diventare un esempio, magari da esportare anche in altri paesi del Trentino. Se c’è qualcosa che non va si può sperare in un intervento dall’alto, magari lamentandosi al bar (o su Facebook) se non arriva. O si può fare come gli “spiazaroi”, normali cittadini che si sono uniti in un comitato e hanno deciso di rimboccarsi le maniche, con un’unica motivazione: l’amore per il proprio paese.

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