«In Paganella la guardia medica dovrà rimanere»

PAGANELLA. «Va bene il potenziamento del San Giovanni a Mezzolombardo, ma solo se non ci penalizzerà». Gabriele Tonidandel, sindaco di Fai e presidente della Comunità di valle della Paganella, dice...


Daniele Erler


PAGANELLA. «Va bene il potenziamento del San Giovanni a Mezzolombardo, ma solo se non ci penalizzerà». Gabriele Tonidandel, sindaco di Fai e presidente della Comunità di valle della Paganella, dice la sua sul futuro del centro sanitario della Rotaliana, concentrandosi ovviamente sulle conseguenze che potrebbe avere sull’Altopiano. Come anticipato ieri dal Trentino, il sindaco di Mezzolombardo Christian Girardi ha annunciato una lettera indirizzata alla Provincia. L’intento è di chiedere il rispetto del protocollo firmato ancora nel 2015: fra le varie cose, prevedeva l’apertura di un presidio al San Giovanni, 24 ore su 24. La lettera potrebbe dare più forza alle richieste di Mezzolombardo, soprattutto se avesse la firma di tutti i sindaci della Rotaliana e della Paganella. Ma l’appoggio dall’Altopiano non è senza condizioni. Tonidandel vuole essere molto chiaro: se ci sarà un nuovo presidio al San Giovanni, non dovrà sostituire la guardia medica della Paganella.

«È vero, il sindaco di Mezzolombardo ci ha proposto di condividere una lettera e siamo disponibili a discuterne. Ma non abbiamo ancora parlato di quali saranno i contenuti e quindi ci riserviamo di esprimerci nel merito. Anche perché per noi la priorità è il servizio di guardia medica in Paganella: non vorremmo che le novità a Mezzolombardo rimettessero tutto in discussione». Tonidandel spiega che l’intento non è di polemizzare con altre amministrazioni. C’è anzi la disponibilità a sedersi intorno a un tavolo, per approfondire la questione ed eventualmente condividerne i termini. Ma è importante che questo non vada a discapito degli sforzi fatti nei mesi scorsi per riportare la guardia medica ad Andalo, al momento solo nelle stagioni turistiche. Da giugno e fino a ottobre, il servizio è garantito ora da quattro medici che permettono la continuità assistenziale. Anche quando – di notte o nei weekend – non c’è il medico per i turisti. «Abbiamo dovuto lottare per ottenere il ripristino della guardia medica e ancora non l’abbiamo ottenuta per tutto l’anno. Deve essere chiaro che questa rimane la nostra priorità».















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