Il presepio di sassi quest’anno ha 600 figure

Cavedine. Spetta ai paesi del comune di Madruzzo la chiusura delle manifestazioni natalizie per la giornata della Befana. Nei “Pòrteghi al Mas” a Calavino si terrà dalle 17.30 la replica del Presepe...


Mariano Bosetti


Cavedine. Spetta ai paesi del comune di Madruzzo la chiusura delle manifestazioni natalizie per la giornata della Befana. Nei “Pòrteghi al Mas” a Calavino si terrà dalle 17.30 la replica del Presepe vivente, che per l’occasione sarà allietata dalla presenza dei Re Magi. L’edizione di quest’anno, rispetto alla ultraventennale esperienza di tale rappresentazione, è stata proposta in versione ridotta nel senso che la manifestazione si è concentrata nell’androne che porta alla piccola piazzetta, dove si sono tenuti i brevi concerti, per proseguire poi nell’ultima parte del tragitto con la sacra rappresentazione.

Negli ultimi giorni del 2019 si sono tenuti in Valle di Cavedine diversi appuntamenti a partire dal concerto della Banda di Cavedine, nella palestra della scuola media, seguito da molti spettatori. Altro tradizionale appuntamento, la passeggiata in notturna lungo “la strada bei bròzi” da Calavino (quota 400) a Lagolo (900), dove il titolare del Bar Clandestino Vincenzo Procopio ha offerto a tutti una bevanda calda e un invitante piatto di pastasciutta. Infine una chicca fra i numerosi presepi realizzati in valle: il “presepio di sassolini”, creato dai coniugi Giuseppe Zuccatti ed Irma Bolognani ed esposto nell’ampio salone della casa di riposo di Cavedine. Un presepe iniziato vent’anni fa, che di Natale in Natale si arricchisce di nuovi personaggi ed ambientazioni. Dall’iniziale scenografia di una ventina di personaggi si è arrivati con il presepe 2019 a ben 600 figure. Un lavoro indubbiamente certosino a partire dalla collezione e classificazione per dimensione e colore dei sassi, che Giuseppe raccoglie lungo i corsi d’acqua della zona nella fase di stanca dell’hobby preferito, la pesca. Il lavoro poi si completa a casa con Irma che tesse il vestiario dei vari personaggi e con Giuseppe che dipinge i volti per dare un’anima e un’identità alle varie figure. L’aspetto che dà particolare valore alla sacra rappresentazione riguarda l’attualizzazione del significato del Natale ai nostri tempi: il contrasto fra l’opulenza delle famiglie benestanti e l’indigenza di quelle prive del necessario, i medici clown che fanno i bambini ammalati negli ospedali, la varietà delle etnie che di fronte a Gesù mette tutti sullo stesso piano, i cantori della stella che si presentano al vescovo Tisi, come anche il taglio particolare dato alle usuali figure della nostra società (il contadino, il postino, l’alpino, …) che a modo loro vivono l’esperienza del Natale.













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