Il Comune in cerca di idee per riqualificare il Pristòl 

Lavis, la giunta vuole coinvolgere i cittadini attraverso un percorso partecipativo Per cominciare si dovrà decidere cosa fare dello spazio verde sulla scalinata


di Daniele Erler


LAVIS. Il quartiere più antico di Lavis e forse anche il più suggestivo – il Pristòl, con i suoi stretti vicoli che si arrampicano accanto alla chiesa – sarà presto riqualificato. Come? L’idea è di non calare delle soluzioni dall’alto, ma di cercare un «percorso partecipato» che possa coinvolgere direttamente chi abita in zona.

La giunta ha approvato un progetto di “rigenerazione urbana” che ha ottenuto un finanziamento di 8.320 euro dalla Provincia. Il costo totale è di 13 mila euro, Iva esclusa: la differenza sarà spesa direttamente dal Comune. Questi fondi serviranno per un «processo partecipativo» che – secondo la delibera approvata nei giorni scorsi – «ha lo scopo di individuare gli strumenti più adatti ed efficaci per favorire, attraverso un insieme di azioni pubbliche e private, la rigenerazione urbana, la riqualificazione architettonica e la valorizzazione delle reti di comunità del Pristol». Cosa significa? «Nei mesi scorsi, grazie all’accordo per una lottizzazione, il Comune ha ottenuto un piccolo spazio verde posto sulla scalinata del Pristòl – spiega il vicesindaco Luca Paolazzi –. Crediamo che quello possa diventare uno spazio pubblico importante, una sorta di piccola piazza, oltre che una terrazza su Lavis. Vorremmo però coinvolgere gli abitanti della zona per capire meglio come utilizzarlo».

Ma non solo: partendo da questo, il Comune cercherà di coinvolgere il più possibile gli abitanti del Pristòl anche per le altre decisioni. «In tempi veloci cercheremo, con un avviso pubblico, un soggetto che gestirà il processo partecipativo», dice Paolazzi. Ma cosa farà, in concreto? «Le modalità dipenderanno dal soggetto attuatore, dato che uno dei criteri per la valutazione sarà proprio questo – spiega il vicesindaco – ma per fare qualche esempio: dovrà individuare i partecipanti al percorso, fare interviste mirate, focus group. Organizzerà passeggiate di quartiere e incontri pubblici. Parallelamente andranno avanti i lavori, già finanziati, per il rinnovo dell’illuminazione pubblica e la sistemazione dei sottoservizi, nonché per il rifacimento della pavimentazione della parte bassa».

Il Pristòl è abitato sin dall’età del Bronzo. Quando nei primi anni Duemila iniziarono i lavori per la costruzione di un vascone per l’acqua potabile, furono trovati i resti di alcune casette dell’età del ferro e le tracce di alcuni terrazzamenti, che allora dovevano essere coltivati. Il nome deriva dal tedesco Burgstall – ovvero “luogo fortificato in posizione eminente” – a ricordare come in passato sul dosso fosse presente un castelliere, cioè un insediamento fortificato di età preistorica. Qui c’è insomma la parte più antica di Lavis. Ma il quartiere oggi è soprattutto un insieme di vicoli ripidi, in un quartiere in centro che però – per le sue caratteristiche – è sempre a rischio d’abbandono.













Scuola & Ricerca

In primo piano