il patt di lavis 

«Il centrosinistra autonomista è morto, ma non in paese»

LAVIS. Quel che succede a Trento rimane a Trento: le elezioni provinciali sono una cosa, la situazione a Lavis un’altra. E così: l’alleanza del centrosinistra autonomista non ha motivo per essere...



LAVIS. Quel che succede a Trento rimane a Trento: le elezioni provinciali sono una cosa, la situazione a Lavis un’altra. E così: l’alleanza del centrosinistra autonomista non ha motivo per essere messa in discussione in paese, ma è ormai già morta e sepolta in provincia. È quel che fa capire Alessandro Micheli, segretario di sezione del Patt: «Stiamo parlando di due questioni separate – dice Micheli – Non c’è nessuna ripercussione sulla giunta comunale per quello che sta succedendo in vista delle elezioni provinciali, si va avanti fino alla fine». Ovvero almeno fino alle amministrative del 2020.

Non c’è nulla che a Lavis possa far pensare a contrasti fra Patt, Pd e ViviLavis: nei consigli comunali la maggioranza si è sempre mostrata salda e così anche in ogni altra occasione pubblica. Ma la sezione di Lavis prende anche atto della fine del centrosinistra autonomista a livello più alto: quello provinciale. E conferma il proprio sostegno come candidato presidente a Ugo Rossi, che fra l’altro è tesserato proprio a Lavis: «I recenti eventi nel panorama politico trentino in questa fase pre-elettorale – scrive in una nota la sezione locale del Patt – hanno sancito la fine del centro sinistra autonomista». Ma, s’intende: a Trento, non a Lavis. Almeno finora.(d.e.)













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