Il 31 luglio riapre a Pressano l’ambulatorio ginecologico 

Salute e prevenzione. Il servizio riparte dopo la pausa imposta dal Covid, sempre a cura dei medici volontari dell’Anvolt. Caracristi: «Visite complete in programma anche per gli uomini»


ROSARIO FICHERA


Lavis. Da venerdì 31 luglio, dopo lo stop resosi necessario a causa dell’emergenza Covid-19, riparte a Lavis il servizio di prevenzione ginecologica, nell’ambulatorio di Pressano, in piazza Giovanni Della Croce.

Il servizio ambulatoriale, partito con successo ad ottobre scorso, su iniziativa del Comune di Lavis, è svolto in collaborazione con la sede trentina dell’Associazione nazionale volontari lotta contro i tumori (Anvolt).

«Il servizio, che viene effettuato nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza, è prestato dai medici volontari dell’Anvolt una volta al mese, di venerdì – ha spiegato l’assessora alle attività sociali, istruzione e servizi educativi all’infanzia, Isabella Caracristi – e per prenotare la visita occorre telefonare al numero 0461 235543».

Si tratta di visite con esami molto completi?

«Sì, con ecografie, screening, pap test, l’obiettivo di queste visite è la prevenzione contro possibili tumori all’utero o al seno. La prevenzione è fondamentale, per questo motivo come amministrazione comunale, a suo tempo, dopo la chiusura dell’ambulatorio di ginecologia a Lavis, abbiamo cercato una soluzione per offrire comunque alle donne, oltre ai servizi dell’Azienda sanitaria provinciale erogati a Mezzolombardo e Trento, la possibilità di avere una sede anche comoda ed economica per delle visite di prevenzione, per le quali è prevista solamente una libera offerta a favore dell’Anvolt».

Prevedete di estendere il servizio anche agli uomini, con le visite urologiche?

«Sì, come anticipato a suo tempo, abbiamo in programma di offrire il servizio anche agli uomini, perché la prevenzione andrologica, soprattutto per gli ultra quarantenni, è altrettanto importante come quella ginecologica per le donne. Se da noi si è avuto un abbattimento del numero delle vittime di tumore, questo risultato è stato ottenuto grazie alla prevenzione ed occorre quindi insistere su questa strada, anche nei confronti dei giovani e questo aspetto lo vorrei evidenziare in modo particolare».

Prevenzione, per i giovani, che vale sia per le ragazze, sia per i ragazzi?

«Assolutamente sì: quando lo scorso anno, in una serata informativa, abbiamo illustrato il servizio alla popolazione insieme alla presidente di Anvolt, la ginecologa dell’associazione ha sottolineato l’importanza delle visite per i nostri figli adolescenti, sia per le femmine, sia per i maschi. Quella dell’adolescenza è, infatti, un’età molto delicata, per le femmine è anche più comune la visita dal ginecologo, mentre per i maschi, soprattutto da quando il servizio militare non è più obbligatorio, capita spesso che la prima visita urologica si faccia in età adulta».















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