I pensionati delle Acli in Valle dei Laghi 

Erano una cinquantina e dopo una passeggiata hanno visitato antiche chiese e centro storici



VALLE DEI LAGHI. Interessante iniziativa di quest’ultimo scorcio di novembre da parte della Fap-Acli, la federazione che promuove a livello provinciale “la partecipazione di anziani e pensionati, la socializzazione, la conoscenza del territorio, la possibilità di invecchiare in salute in attività aggregative, culturali idonee a favorire il benessere psico-fisico e relazionale”. Una cinquantina di persone con la regia di Walter Mosna ha aderito all’uscita nella parte centrale della Valle dei Laghi, che ha occupato l’intera giornata: una prima parte dedicata ad una passeggiata a mezza costa lungo il “Sentiero Stoppani” con visita ai pozzi glaciali, proseguendo poi lungo la strada di montagna verso Calavino, toccando qualche un sito storico come l’ormai rudere della chiesetta di S. Martino e la località “Casina” poco distante dal centro storico di Calavino. Qui una sosta culturale, dedicata alla visita ed alla storia della chiesa arcipretale dell’Assunta. In particolare si è approfondito l’aspetto legato alla storia dell’antica “pieve originaria” di Calavino, una delle due che prima del mille esisteva in Valle dei Laghi (l’altra è quella del Sopramonte con riferimento religioso la chiesa di Baselga).

L’importanza dell’edificio religioso è intimamente legata alla storia della potente famiglia Madruzzo, che dominò con i suoi 5 principi vescovi la scena politica trentina a cavallo del ‘500. Infatti l’attuale chiesa è la stessa (fatte salve alcune piccole modifiche interne e l’aggiunta della seicentesca Cappella del Rosario) di quella ristrutturata verso la metà del ‘500 con un ingente finanziamento di Giangaudenzio Madruzzo (capostipite della dinastia) e il fiore all’occhiello dal punto di vista storico-artistico è rappresentato dalla cappella Madruzzo, realizzata per volontà del nobile barone come sepolcro di famiglia, in cui vennero inumati diversi familiari, fra cui il giovane figlio Aliprando, ufficiale dell’esercito imperiale di Carlo V, morto ad Ulma nel 1547 a soli 25 anni.

La comitiva ha poi raggiunto attraverso strade di campagna S. Massenza e Padergnone e qui visitato centri storici e altre chiese. Una delle tante proposte del Fap/Acli, che sono sempre piuttosto frequentate, come dicono i numeri dello scorso anno: oltre 1.400 persone coinvolte complessivamente nelle varie attività fra visite culturali, pellegrinaggi, corsi di lingue e d’informatica, conferenze d’ambito sanitario, feste territoriali dei nonni. (m.b.)













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