I neomaggiorenni portano gli auguri a mille famiglie

San michele all’adige. Le restrizioni imposte per contenere la diffusione del Covid non hanno impedito ai neomaggiorenni classe 2002 di San Michele all’Adige di fare qualcosa assieme come “cittadini...



San michele all’adige. Le restrizioni imposte per contenere la diffusione del Covid non hanno impedito ai neomaggiorenni classe 2002 di San Michele all’Adige di fare qualcosa assieme come “cittadini attivi”. Quest’anno, al posto del “Conscript games”, torneo di tre discipline sportive che ogni anno dal Natale 2016 coinvolgeva i diciottenni residenti nei diversi comuni rotaliani, i ragazzi hanno consegnato casa per casa una cartolina con gli auguri natalizi dell’amministrazione comunale. Ogni cartolina, va detto, è personalizzata da una foto dei simboli locali del Natale: l’albero sull’Adige per le consegne a San Michele e Grumo e il presepe realizzato davanti alla chiesa di Sant’Agata per Faedo.

L’iniziativa è stata promossa dal neoconsigliere delegato alle politiche giovanili Samuel Tabarelli, all’epoca anche fra i promotori del Conscript games, appunto con l’intento di coinvolgere i neomaggiorenni in un’attività per la comunità che poteva essere anche l’occasione per incontrarsi. La proposta è stata accolta molto positivamente: il primo giorno, partendo da San Michele per arrivare a Grumo, in qualche ora sono state distribuite più di 1.000 cartoline d’auguri. Poi a beneficiare dell’iniziativa sono state le famiglie di Faedo, mentre i due giorni successivi la consegna si è svolta nelle frazioni.

«Alla fine di novembre - rivela il giovane consigliere - ho mandato una lettera a tutti i coscritti in modo da stabilire un contatto, scrivendo del periodo che stiamo passando, di emozioni, libertà e solidarietà, e poi chiedendo cosa si potesse fare come coscritti per San Michele, Grumo e Faedo».

Poi il contatto si è evoluto in una videoconferenza a cui hanno partecipato circa quindici giovani, fra ragazzi e ragazze. «Abbiamo fatto un gioco in modo che ognuno si presentasse e per rompere quella freddezza iniziale tipica di una videochiamata tra persone che non si conoscono - spiega Tabarelli -. Quella sera ci siamo divertiti e abbiamo pensato, assieme anche ad Andrea Negri, coordinatore delle attività per Appm in Piana Rotaliana, ad un’attività che fosse simbolo di solidarietà in vista del Natale». D.B.













Scuola & Ricerca

In primo piano