«Giorgio Mazzer, un uomo  di immensa generosità» 

Il lutto. Cordoglio a Mezzocorona per la scomparsa dell’imprenditore amministratore delegato della Vetri Speciali. Unanimi amici ed ex amministratori: «Tutta la Rotaliana gli deve molto»


Marco Weber


Mezzocorona. Unanime e profondo cordoglio ha provocato qui a Mezzocorona la morte di Giorgio Mazzer, avvenuta a causa di una tremenda malattia che lo aveva colpito circa un anno e mezzo fa. Classe 1947, originario di Cimadolmo in provincia di Treviso, Mazzer era arrivato a Mezzocorona nel lontano 1972 per lavorare come dirigente in Adige Vetro, ditta nella quale la sua famiglia era socia. Integratosi benissimo nella realtà trentina si era da subito fatto voler bene per il suo carattere gioviale e generoso. «Senza far rumore – afferma il suo amico Ugo Postal – è sempre stato di una generosità e di una sensibilità immense». Affermazione che viene ricalcata anche dall'ex sindaco Mauro Fiamozzi, il quale ricorda e sottolinea la sua grande umanità. «Quando ero sindaco – precisa l'ex primo cittadino - l'ho interpellato spesso per chiedergli se poteva dare una mano a qualcuno, lui ha sempre risposto positivamente. Ha aiutato veramente tantissime persone e lo ha sempre fatto con discrezione e senza chiedere nulla in cambio. Ha trovato lavoro a gente che ne aveva veramente bisogno e questo tutti lo devono sapere. Non si può che parlare bene di lui».

Fabio Martinelli lo ricorda con commozione, anche lui sottolineando quanto Giorgio Mazzer fosse un uomo buono a cui Mezzocorona e tutta la Rotaliana devono molto. «Credo sia veramente giusto e doveroso – afferma – che gli diciamo pubblicamente grazie per quello che ha fatto per tutti noi. Ci sono tanti aneddoti sulla sua generosità. Uno su tutti quando mandò un dipendente della ditta che dirigeva fino a Roma, in un'ambasciata, per sbrigare delle pratiche necessarie a far assumere un cittadino straniero. Questa persona necessitava di un lavoro e Mazzer non solo glielo procurò, gli risolse anche gli aspetti burocratici».

Giorgio Mazzer non era trentino di nascita ma lo era diventato di adozione. Qui sono nate le sue figlie Simona e Maura e qui ha vissuto la maggior parte della sua vita con la moglie Lina. Come amministratore delegato ha diretto dapprima l'Adige Vetro, trasformatasi poi in Vetri Speciali. Azienda quest'ultima che sotto la sua guida ha raggiunto traguardi importanti di fatturato e che dà lavoro oggi in Trentino a 380 persone. È stato senz'altro un grande dirigente d'azienda, ma tutti lo vogliono ricordare come un grande uomo buono, generoso e disponibile. Uno che ha fatto del bene a tanti, sempre in sordina. Il funerale sarà domani alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Mezzocorona.

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