Dottorato sui bio fertilizzanti alla “Fem” 

San Michele All’Adige, undici studenti di dieci nazioni sono stati in visita alla Fondazione Mach



SAN MICHELE ALL’ADIGE. Undici studenti provenienti da dieci nazioni diverse erano in questi giorni a San Michele, alla Fondazione Mach. Partecipano tutti a “Interfuture”, un progetto europeo di dottorato industriale, nato dall’accordo fra otto istituti accademici (centri accademici e università) e sei aziende che operano nella ricerca e produzione di bio fertilizzanti e bio pesticidi. Con l’obiettivo di sconfiggere malattie e insetti che attaccano le piante di interesse agrario.

Se si guarda alla storia, l’Istituto agrario di San Michele era nato nel 1874 per promuovere lo sviluppo agricolo della zona e contrastare l’insorgenza di malattie, come la crittogama. Se si guarda al futuro, quasi 150 anni dopo, la Fondazione Mach è al vertice di questo dottorato innovativo, coordinandolo insieme all’Università di Trento e al Centro agricoltura alimenti ambiente. È soprattutto la base per un nuovo corso di dottorato che partirà in autunno, con il nuovo anno accademico. I dottorandi svilupperanno ricerche in collaborazione con finanziatori industriali.

L’obiettivo sarà di unire la ricerca di base alle esigenze dell’industria. Per fornire un nuovo stimolo all’innovazione nell’ambito dell’agricoltura, dei prodotti ambientali e dell’ambiente. Il network europeo è una sorta di antipasto di quella iniziativa. Gli undici ricercatori si stanno formando nella ricerca, nel tentativo – ed è forse l’aspetto più interessante – di trasformare le loro scoperte scientifiche in altrettanti prodotti che potranno essere messi a disposizione dell’agricoltura del futuro. Con l’obiettivo principale di ideare prodotti fitosanitari biologici, sicuri e biodegradabili. Nell’incontro a San Michele l’avanzamento delle ricerche è stato valutato da un esperto esterno, nominato dalla Commissione europea. (d.e.)















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