Dai chicchi di frumento al pane gli scolari alla scoperta di una bontà 

Calavino. La grande manifestazione sulla “Festa del Pane”, che ha coinvolto per tre giornate circa 400 alunni della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Valle dei Laghi-Dro, non poteva passare...



Calavino. La grande manifestazione sulla “Festa del Pane”, che ha coinvolto per tre giornate circa 400 alunni della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Valle dei Laghi-Dro, non poteva passare inosservata ai bambini della scuola materna di Calavino, visto che l’edificio scolastico sorge a pochi passi dal Parco di Nadac, dove erano state ubicate le tensostrutture in cui si sono svolte le fasi dell’interessante progetto didattico. I bambini durante le uscite in giardino erano attirati più che dalle attività ludiche dalla curiosità del continuo via vai di alunni, che si spostavano in gruppi-classe da un punto all’altro degli spazi attrezzati per partecipare alle attività laboratoriali sul pane.

Esperienza emozionale

E’ stato così che, approfittando dell’occasione, sono stati accompagnati dalle maestre Nella, Elisabetta, Anna Rita e Dalila per partecipare a questa interessante esperienza didattica: dapprima sono stati accolti da nonno Emanuele (Gruppo Storico di Calavino), che ha mostrato loro e fatto toccare con mano i chicchi di frumento e quindi ha messo in moto il suo molino in miniatura, fatto funzionare ad acqua, per la macinazione del cereale, da cui quasi per magia usciva della farina bianca. Nella fase successiva della “catena del pane” si passava ad un altro esperto, Aldo (panettiere) per l’attività dell’impasto: agghindati di tutto punto con berretto e grembiule si sono indaffarati in una specie di gioco per formare delle piccole trecce di pane, cercando di non perdere di vista il proprio prodotto. Nel frattempo era stato messo in funzione all’esterno del tendone un forno a legna, portandolo alla temperatura idonea per la cottura; quindi col contributo di un’aiutante l’impasto delle piccole trecce è stato collocato una alla volta all’interno del forno.

Data l’ansia di poter toccare il frutto del loro lavoro, l’attesa per i bambini sembrava non finire mai e così dopo aver tolto dal forno i singoli panini, è scoppiato il loro entusiasmo con un applauso. Il gradevole aroma, che si spandeva nell’aria, alimentava la voglia incontenibile di assaggiarli; però è stata prevalente la volontà di mostrarli nel pomeriggio ai genitori. E’ rimasta infine la consapevolezza di un’esperienza che non verrà dimenticata tanto facilmente. M.B.













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