Da cinquant’anni ma mai uguale “Settembre rotaliano” è alle porte

Mezzocorona. La festa del Teroldego a Mezzocorona compie cinquant’anni, con il “Settembre rotaliano”, in programma da venerdì a domenica. Chi conosce bene questa zona del Trentino sa che in questi...



Mezzocorona. La festa del Teroldego a Mezzocorona compie cinquant’anni, con il “Settembre rotaliano”, in programma da venerdì a domenica. Chi conosce bene questa zona del Trentino sa che in questi anni la crescita è stata costante. Oggi parliamo di una festa che rappresenta l’intera Rotaliana, ma che attira visitatori anche da fuori regione. È partito come un evento di paese, ora per molti aspetti ha un respiro nazionale.

Trentatré etichette

Il merito è di una Pro loco particolarmente tenace, ma anche di circa 400 volontari pronti a scendere in campo nei tre giorni. E poi ovviamente di tutti quelli che in questi cinquant’anni hanno dato il loro contributo. Il “Settembre rotaliano” riesce in questo modo a essere un evento turistico e culturale. Ma anche, allo stesso tempo, un’occasione per promuovere il principe dei vini, anche fra gli esperti di settore. Grazie all’edizione numero 24 della mostra “Alla scoperta del Teroldego”, nella corte di palazzo Martini si potranno degustare 33 etichette di Teroldego Rotaliano e 10 grappe monovitigno, provenienti da 20 cantine e sei distillerie del territorio. Durante i tre giorni sono numerosi gli approfondimenti dedicati al vino, compresa una degustazione al buio, sabato sera. Ci sarà un wine bar, un cocktail bar e uno spazio per il “self testing”. L’inaugurazione della festa sarà venerdì alle 19.

Il programma

Ma soprattutto – fuori da palazzo e nel cuore del paese – è l’intera Mezzocorona a trasformarsi, attirando migliaia di persone. «Non è solo volontariato, è quasi un lavoro a tempo pieno. E sicuramente chi entra nella Pro loco dà meno spazio alle proprie famiglie, mettendosi a disposizione dell’intera comunità: anche perché aumenta sempre di più la burocrazia – ha detto ieri il sindaco Mattia Hauser, a Trento, durante la presentazione dell’evento –. Questa è l’espressione di un territorio e di un vino che sempre di più sta diventando il simbolo del Trentino».

Parlano i numeri, elencati ieri dalla presidente della Pro loco, Ingrid Permer: ci sono 12 stand gastronomici, otto momenti musicali, quattro mostre, tre esibizioni di danza e ginnastica artistica. Poi ancora: un’esibizione cinofila della Croce rossa, un parco dedicato alle famiglie, laboratori, baby dance, una passeggiata ciclistica nei vitigni e i ponti tibetani montati dal Soccorso alpino. Ci sarà una biblioteca vivente, con 18 persone che racconteranno la loro storia, proprio come se fossero dei libri.

La valenza turistica

Tutto questo si inserisce in un sistema di promozione turistica che in realtà coinvolge l’intero Trentino, anche con pacchetti di vacanze pensati per l’occasione. Lo hanno spiegato Alois Furlan, per il consorzio turistico della Rotaliana, e Sergio Valentini, per la Strada del vino e dei sapori del Trentino: «Il programma è ricchissimo, ma tutto ruota intorno alla promozione del vino Teroldego». Così in tutta Italia scoprono dell’esistenza di Mezzocorona. E in fondo una festa che dura cinquant’anni, senza mai ripetersi completamente uguale, merita almeno una visita. D.E.

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