Balletti, scatti fotografici e sullo sfondo Lavis 

L’iniziativa. Lanciato ieri il tema della prima sfida sul profilo che il Comune ha aperto su Tik Tok, uno dei social più in voga tra i giovanissimi. Ma c’è un progetto anche per gli anziani  


Rosario Fichera


Lavis. “#38015” (il cap di Lavis) è il tema della prima “sfida” lanciata ieri sul profilo che il Comune di Lavis ha aperto su uno dei social network più in voga tra i giovanissimi: “Tik Tok”, dove è possibile postare video, soprattutto musicali, utilizzando un archivio di suoni e testi messi a disposizione anche dalla stessa app.

Quello di Lavis è, infatti, il primo comune in Trentino e tra i pochissimi in Italia, ad avere aperto un profilo su Tik Tok, con l’obiettivo di coinvolgere i giovanissimi per incentivarli a conoscere alcuni luoghi del paese, divertendosi.

L’iniziativa, nata da un’idea dell’assessorato comunale alla cultura e politiche giovanili, prevede che gli sfidanti si cimentino in brevi balletti, con sfondo alcune località di Lavis, imitando le coreografie dei video postati su Tik Tok all’indirizzo @PolGioLavis.

A collaborare al progetto e nella realizzazione delle coreografie (della durata tra i 15 e 30 secondi) è un gruppo di giovani di Lavis, di cui tre in servizio civile proprio nel Comune. Abbiamo chiesto a uno di loro, Marco Tabarelli de Fatis, in servizio all’assessorato politiche giovanili, di spiegarci meglio di che cosa si tratta.

«Lo spirito che ci anima come gruppo coinvolto nel progetto è di unire le persone, infatti, oltre alla “sfida” su Tik Tok, ieri abbiamo lanciato in contemporanea il concorso fotografico “Caccia allo scatto”, rivolto anche agli anziani. Ogni due settimane sarà proposto un tema, con cinque soggetti da fotografare, mentre per Tik Tok, sarà proposta una “sfida” a settimana».

In quanti giovani lavorate al progetto?

«Siamo circa una decina. L’assessora Caterina Pasolli ci ha proposto, come Consulta dei giovani di Lavis, di partecipare al progetto. Oltre a me, Daniele Tomasi e Bouchra Anouar, in servizio civile nel Comune di Lavis, altri giovani della Consulta si sono messi in gioco, tra i quali Younss Et Tahiri, Sharon, in stage alla Biblioteca; al progetto partecipano anche i rappresentanti della Pro Loco, del Piano Giovani di Zona, oltre naturalmente all’assessora Pasolli, insieme a un collega dell’assessorato, delegato alle politiche giovanili».

Quanti video realizzerete per la sfida su Tik Tok?

«Da qui ad agosto otto video».

E invece quali sono i soggetti della sfida fotografica iniziata ieri?

«Questa prima sfida fotografica termina il 26 luglio e per partecipare occorre fotografare un punto che identifichi Lavis; un punto che rappresenti il proprio legame con questo territorio; i temi di “C’è chi scende e chi sale” e “qualcosa che unisce”; infine rappresentare una scena famosa».

In Comune c’è molta attesa per questa iniziativa che mira a coinvolgere i futuri cittadini di Lavis.

«Molte volte fra le istituzioni e i ragazzini c’è una distanza siderale – ha spiegato l’assessora alla cultura e politiche giovanili, Caterina Pasolli –. È come se ragazzi e amministratori parlassero due linguaggi differenti. Questo è molto pericoloso, perché poi sfocia nella disaffezione verso il proprio paese, nell’anti-politica e più in generale nella sfiducia verso le istituzioni. Ovviamente riuscire a parlare ai ragazzini continua ad essere una sfida difficile: il Comune di Lavis ha deciso quanto meno di provarci, partendo dall’esperienza dei giovani. Un altro pregio di questa iniziativa è che cerca di coinvolgere i ragazzi in un’estate molto difficile, tenendo conto della pandemia».















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