Ballare in carrozzina? A Lavis è possibile 

La scuola Ritmomisto fa corsi anche per disabili. Sono 8 e domani saranno premiate a Zambana


di Daniele Erler


LAVIS. Ci sono tanti modi per abbattere le barriere: quelle fisiche, ma anche quelle dei pregiudizi. Una scuola di danza a Lavis lo ha fatto nella maniera per loro più naturale: ballando.

Lo scorso anno sette ragazze hanno partecipato per la prima volta a un corso di danza inclusiva. Quest’anno sono diventate otto: provengono da tutto il Trentino e hanno varie forme di disabilità. C’è per esempio la ballerina cieca o quella sulla carrozzina: ma poi – al di là dei loro limiti – sono tutte uguali. Non si trovano a Lavis per fare terapia ma per ballare. Saranno premiate domani alle 18, al teatro di Zambana, insieme agli atleti di tutta la Rotaliana che durante l’anno si sono distinti per particolari meriti.

Per una coincidenza del calendario, la premiazione sarà un paio di giorni prima della Giornata internazionale delle persone con disabilità, il 3 dicembre. La scuola di danza si chiama Ritmomisto e la direttrice Manuela Zennaro ci rivela un sogno: «Vorrei riuscire a portare qualcuno fra i nostri atleti a fare danza paralimpica – dice – Sarebbe bellissimo». E sarebbe anche l’apice di un percorso iniziato quasi per caso. «Giulia Guglielmetti è una fisioterapista dell’azienda sanitaria – spiega Zennaro –. Una bambina le ha confidato che avrebbe tanto voluto fare danza. Giulia conosce Paolo Henrique Cruz, uno dei nostri insegnanti. Ha chiesto a lui se ci fosse la possibilità di attivare un corso di questo tipo. Non ci ho nemmeno dovuto pensare: abbiamo iniziato a formarci per riuscirci».

Il gruppo della danza inclusiva è guidato da due insegnanti giovanissime: Federica Coser ha 27 anni e Ilenia Zambaldi appena 18. La prima è educatrice e la seconda è una ballerina che ha frequentato un corso specifico su danza e disabilità. Giulia Guglielmetti dà il suo supporto professionale esterno. «Abbiamo strutturato le attività sulla base dei bisogni di ogni bambina – spiega Federica –. Alla fine dell’anno scorso anche loro hanno partecipato al saggio della scuola, al parco urbano di Lavis. Vedere i progressi che hanno fatto nell’anno è stata un’emozione grandissima».

Nella coreografia ballavano insieme bambine con disabilità e bambine senza: unite. Uguali. «Questo è un percorso che coinvolge tutta la scuola – dice Zennaro –. All’inizio le altre bambine avevano un po’ di diffidenza. Abbiamo finito che non c’erano più differenze: hanno iniziato a stare insieme, a raccontarsi la giornata e ad aiutarsi. È stato un traguardo importantissimo».

La scuola di danza Ritmomisto è famosa a Lavis per la sua attività trasversale: praticamente qui si balla dai zero ai cento anni. C’è un nuovo corso – di danzatricità – che è unico in Trentino: si rivolge ai bimbi dai zero ai cinque anni per seguirli nella crescita e prepararli poi alla danza. C’è anche un nuovo corso di break dance. Poi la pole dance. Le cheerleaders. Tutte le discipline della danza: dalla classica all’hip hop, dai piccoli ai senior. Circa 200 allievi e 50 atleti di danza sportiva. Ma, fra tutti, le piccole ballerine della danza inclusiva si sono ritagliate uno spazio speciale: perché con la danza hanno imparato ad abbattere le barriere.

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