A Lavis arriva il secondo medico siriano 

Il dottor Mahmoud Sabbagh ha fatto per 15 anni le “guardie” a Folgaria. Avrà lo studio in via Depero


di Daniele Erler


LAVIS. Lavis ha un nuovo medico di base: si chiama Mahmoud Sabbagh e già il nome tradisce le sue origini siriane. Nei giorni scorsi si è presentato in municipio ed entro una decina di giorni inizierà la sua attività, con lo studio in via Depero, insieme agli altri medici di paese. Ma lavorerà anche a Pressano e Nave San Felice, dove il Comune mette a disposizione gratuitamente un ambulatorio ai medici, purché sia svolto il servizio nelle frazioni.

La notizia è stata colta con soddisfazione in municipio, come spiega l’assessore alle attività sociali, Isabella Caracristi: «La scorsa primavera è andato in pensione il medico Giuseppe Fontana, avevamo chiesto all’Azienda sanitaria che trovasse un sostituto, ci avevano risposto che avrebbero fatto un’indagine per capire se a Lavis ce ne fosse davvero bisogno». Il paese era stato quindi indicato dalla Provincia come un luogo «carente», con una base di pazienti tale da poter accogliere un nuovo medico.

«Non vedo l’ora di iniziare - spiega il neo medico di Lavis - conosco già il paese, anche perché frequento la gelateria e la pasticceria della zona (ride, ndr). Sono sicuro che sarà una grande opportunità e sono pronto a mettere a disposizione la mia professionalità per la salute della cittadinanza. Quando la gente sta bene, allora significa che abbiamo svoltoil nostro lavoro».

Originario della Siria, Sabbagh è arrivato in Italia nel 1983 per studiare all’università di Perugia, dove si è laureato e specializzato in patologia clinica. «Nel 2000 mi sono trasferito in Trentino, dove ho svolto diverse attività legate alla professione. Ho fatto soprattutto la guardia medica, per quasi 15 anni a Folgaria, dove ho vissuto per una decina di anni. Attualmente sono ancora una guardia medica, ma ad Aldeno. Da qualche tempo vivo a Trento con la mia famiglia».

In attesa di conoscere i suoi nuovi pazienti, Sabbagh ha incontrato nei giorni scorsi il sindaco Andrea Brugnara e la sua giunta al completo: «Sono stato accolto veramente bene, mi hanno incoraggiato e anche questo è importante per me».

Con il nuovo innesto, i medici di base di Lavis sono una decina. Fra loro c’è un altro medico di origine siriane, Mohamed Berghol, molto apprezzato in paese. Chissà che non possa essere un esempio per il nuovo medico di Lavis.













Scuola & Ricerca

In primo piano