accoglienza

La Cooperazione trentina ospiterà 100 profughi dall’Ucraina: 40 in un ex convento ad Arsio

Già pronto un primo stock di immobili e alloggi messi a disposizione da Casse rurali, Comuni e privati



TRENTO. Sono un centinaio le persone in fuga dalla guerra in Ucraina che la Cooperazione trentina si appresta ad accogliere.

L'iniziativa - presentata in conferenza stampa a Trento - prende le mosse dalla disponibilità di immobili offerti gratuitamente da Casse rurali, Comuni, privati cittadini. Gli appartamenti vengono presi in carico dalla federazione, con contratto di comodato gratuito o similare, che a sua volta li renderà disponibili per gli ospiti.

Un primo elenco di immobili è già disponibile. Sono per lo più strutture in proprietà delle Casse rurali: la più rilevante è un ex convento di proprietà della Cassa rurale Novella e Alta Anaunia ad Arsio, frazione di Brez, in Valle di Non, che può ospitare fino ad una quarantina di persone.

La Cassa, oltre che a mettere a disposizione l'immobile, anche attraverso la Fondazione Alessandro Bertagnolli "il Sollievo", si farà carico dei costi delle utenze. Sarà quindi una struttura di tipo alberghiero dove potranno trovare ospitalità persone presumibilmente per brevi periodi. L'intervento sarà finanziato in parte dal consorzio Melinda, dalla Cassa rurale Valle di Non e dal Comune di Novella, mentre la cooperativa Kaleidoscopio si occuperà dell'organizzazione.

Altri immobili sono offerti dalla Cassa rurale Alto Garda Rovereto (due appartamenti), Alta Valsugana e Valle di Non. Anche il Comune di Borgo Chiese ha manifestato la possibilità di mettere a disposizione quattro o cinque alloggi, che saranno gestiti dalla cooperativa Incontra di Tione. Si ipotizza la compartecipazione al finanziamento del progetto al 50% a carico del sistema cooperativo e altrettanto da parte dell'ente pubblico attraverso Cinformi. La Cooperazione si avvarrà anche del sostegno del fondo con finalità sociali alimentato dalla bolletta etico-solidale Etika. 













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