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L’Austria adegua i pedaggi autostradali per i tir: dal 2024 il costo terrà conto delle emissioni

Oltre ai danni alle infrastrutture e all’inquinamento acustico si terrà conto dell’anidride carbonica emessa. E la compensazione al Tirolo per i transiti passa dall’1 al 3%
TRAFFICO Mozione dei partiti tirolesi in risposta a Salvini. Autotrasportatori trentini all’attacco



BOLZANO. La commissione trasporti del Parlamento austriaco ha adeguato il prezzo dei pedaggi per i mezzi pesanti in considerazione della CO2 emessa dai tir in transito.

Accanto ai danni all'infrastruttura e al rumore prodotto dai tir, anche l'emissione di CO2 verrà presa in considerazione dal 2024, per il calcolo del costo del pedaggio.

Per la ministra ai trasporti austriaca, Leonore Gewessler, si tratta di "un passo per rendere più ecologico il sistema dei pedaggi dei mezzi pesanti".

La commissione trasporti del Parlamento austriaco ha aumentato, inoltre, il contributo che ottiene la Val di Vizze in Tirolo in compensazione ai danni provocati dalle emissioni di CO2 nella valle.

Mentre finora la Val di Vizze ha ottenuto l'un per cento netto dei pedaggi incassati dell'autostrada del Brennero sul suo suolo, ora il contributo sale al tre per cento. E' un riconoscimento per i danni provocati dai transiti e viene definito come "contributo per il miglioramento della vita".

Il Tirolo dovrebbe ottenere pertanto 4,89 milioni di euro, fa sapere la Tt di Innsbruck. "Dotiamo i comuni che sono particolarmente esposti al traffico, di mezzi aggiuntivi", ha detto Hermann Weratschnig (Verdi) vice presidente della Commissione trasporti al Parlamento austriaco.

Il Tirolo dovrà comunque spiegare come questi contributi vengano impiegati. La commissione ha anche modificato una legge delle strade statali, in modo da poter costruire a fianco delle autostrade pannelli fotovoltaici.













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