IL CASO

L'assalto alla montagna: centinaia di persone in fila sotto il sole al Piz Boè

L'immagine pubblicata sui social dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico testimonia l'afflusso eccezionale di turisti in alta quota 



BOLZANO. Le montagne dell’Alto Adige - ma capita la stessa cosa a quelle del Trentino e del Veneto - in queste settimane sono letteralmente prese d’assalto da una folla di turisti. A confermare ciò la foto che il “Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico” ha pubblicato sul profilo ufficiale di Facebook, accompagnandola ad un vademecum di comportamenti da tenere in montagna: un serpentone formato da centinaia di persone in fila, un serpentone che si snoda a perdita d’occhio ai piedi del Piz Boè.

Sembra un fotomontaggio, ma è tutto vero. Merito, o colpa, del Covid. Molti italiani hanno raccolto l’invito a trascorrere le vacanze in Italia e un’altissima percentuale di chi, negli anni passati volava all’estero, ha scelto di godersi i panorami e l’aria pulita della montagna. 

Una buona notizia dal punto di vista economico, meno se vengono analizzati altri aspetti. Forte, infatti, la preoccupazione delle guide alpine: «Servono delle regole, queste non sono cose sane per le nostre montagne».













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